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Con N21 Dell'Acqua propone un uomo più "gentile"


Nel realizzare la nuova collezione FW 2024/25 del brand N21, Alessandro dell'Acqua ha affrontato delle più grandi preoccupazioni della moda maschile attuale: ottenere dei vestiti che sappiano raccontare l'uomo contemporaneo che richiede di cambiare i propri riferimenti culturali. "Quando ho cominciato a lavorare a questa collezione - rivela Dell'Acqua - avvertivo due esigenze. Da un lato sentivo il bisogno di dare alla rappresentazione maschile una maggiore gentilezza da comunicare attraverso i vestiti, dall'altra parte volevo che l'intera operazione venisse gestita evidenziando i contrasti che gli elementi di guardaroba diversi possono creare se convivono nello stesso momento e sulla stessa figura.
    Correndo il rischio dello spaesamento, alla fine ho ottenuto il risultato che mi prefiggevo all'inizio del processo: togliere a molti capi del guardaroba maschile la funzione d'origine mescolandoli a un elemento a loro estraneo. E l'ho fatto con un'attenzione a combinare le cose in modo che non stridessero.
    Ecco perché mi sembra di aver raggiunto il risultato costruendo un contrasto gentile che aiuta sia l'attitudine finale dell'uomo che l'indossa, sia la sua elaborazione come maschio in un mondo di riferimento culturale che sta inevitabilmente e fortunatamente cambiando". La Collezione. Tra i molti capi presenti in una collezione che mescola riferimenti e generi c'è un jumpsuit da lavoro (detta anche "tuta da meccanico") che viene proposta indossata sopra una classica camicia a righe e la cravatta. Ci sono le giacche ampie e senza bottoni, sia nella versione in lana da giorno sia in quella da tuxedo con i revers in tessuto ottoman per la sera. Le felpe sono ricoperte di chiffon e le delicate camicie in crepe de Chine con gli inserti in pizzo le camicie in check scuro illuminate da una pioggia di baguette in jais nero. E poi i soprabiti in cotone nero ma con l'interno foderato in matelassé che, come in un capitolo finale di un libro, racchiudono in sé tutta la narrazione di una collezione che si compone di contrasti vissuti con gentilezza.