‘In Camilla We Trust’, il Regno ora si affida a lei

Da “donna malvagia” e “rottweiler” di un tempo a “faro di stabilità” per la monarchia britannica di oggi.

In queste poche ma così distanti parole usate per definire Camilla si comprende come nei decenni sia cambiato radicalmente il giudizio dell’opinione pubblica del Regno Unito sulla donna che a lungo aveva dovuto convivere col fantasma della principessa Diana, ma che oggi viene riconosciuta pienamente come regina e pilastro al fianco di Carlo III nel momento più difficile della vita del sovrano. La stampa poi, a partire dai tabloid, che un tempo l’aveva presa di mira come “l’amante intrigante” e la presunta “colpevole” della fine del matrimonio fra Carlo e Lady D, adesso la riconosce quale figura guida – il Mirror arriva a titolare ‘In Camilla We Trust’ (Crediamo in Camilla) – non solo per il re malato ma per l’intera Firm, mentre anche l’erede al trono William è pronto a ritornare agli impegni pubblici dopo la pausa per l’intervento all’addome e il ricovero della moglie Kate, che dovrà per qualche mese concentrarsi solo sul suo recupero fisico evitando gli eventi ufficiali.

 

Nelle ultime settimane era stata Camilla l’unica dei reali senior in attività a partecipare ad una serie di impegni pubblici e allo stesso tempo a rassicurare il Paese sul fatto che il marito fosse comunque di buon umore nonostante i problemi di salute. E forse i consigli rivolti proprio da Camilla a Carlo di lavorare di meno, finiti sui media del Regno, rappresentavano un segnale di quanto poi sarebbe accaduto.

Il giorno dopo le dimissioni del sovrano dall’ospedale, in seguito a un intervento alla prostata, la regina molto impegnata nella promozione della cultura e madrina, fra i tanti enti, anche del National Literacy Trust, ha ospitato un ricevimento al Castello di Windsor per autori e illustratori. Ha poi inaugurato un centro oncologico di un’organizzazione benefica al Royal Free Hospital di Londra, e ancora ha partecipato a Bath alle celebrazioni per l’850esimo anniversario della St John’s Foundation.
Joe Little, commentatore di faccende reali e direttore del magazine Majesty, non ha dubbi: “Penso che solo ora le persone stiano apprezzando il vero valore della regina Camilla e sarà così nelle prossime settimane”. Ma questo riconoscimento indiscusso avviene nel segno della malasorte: il regno tardivo di Carlo e Camilla, lui 75 anni e lei 76, sta per vivere ora la prova più ostica dopo le tante superate dai due nella loro lunga e turbolenta storia d’amore, osteggiata in passato da tanti, anche per un certo periodo dalla defunta regina Elisabetta che poi cambiò del tutto idea, e poi finalmente giunta al traguardo prima del matrimonio nel 2005 e poi l’anno scorso dell’incoronazione solenne all’Abbazia di Westminster come re e regina.

 

Si profilano altri giorni difficili davanti per Camilla mentre all’interno della famiglia reale ci si prepara a mettere da parte le rivalità del passato, comprese quelle residue di William ed Harry nei confronti della matrigna diventata regina, e a sostituire il sovrano nei diversi impegni di rappresentanza a cui dovrà rinunciare come indicato dai medici. L’erede al trono inizia domani in questa nuova situazione, con un’investitura al Castello di Windsor e in serata presenziando al gala annuale di raccolta fondi della London Air Ambulance nel centro di Londra. Mentre il fratello Harry si è precipitato a Londra per incontrare il padre Carlo in un incontro riconciliatorio dopo la rottura con la Royal Family del 2020 e le tensioni più recenti.

‘In Camilla We Trust’, il Regno ora si affida a leiultima modifica: 2024-02-07T00:51:01+01:00da newsconulana

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