Berlinale, in corsa Assayas, Sangsoo, Dumont e Diop

Oltre ai due film italiani in concorso alla 74/a Berlinale che si apre oggi (15-25 febbraio), ovvero Gloria! di Margherita Vicario e Another End di Piero Messina, in gara ci saranno, tra i film più attesi, Hors du temps di Olivier Assayas, A Traveler’s Needs di Hong Sangsoo (con Isabelle Huppert), Bruno Dumont con The Empire e Dahomey, documentario-denuncia di Mati Diop.
    Assayas, la prima volta in concorso alla Berlinale, racconta la storia del regista Etienne e di suo fratello Paul, giornalista musicale, confinati nella loro casa d’infanzia insieme alle loro nuove partner Morgane e Carole. Ogni stanza e ogni oggetto, gli alberi del giardino e gli stessi sentieri, tutto risveglia in loro ricordi così come fantasmi della loro infanzia.
    Quinta volta invece in questa edizione per il sudcoreano Hong Sangsoo, che porta in concorso A Traveler’s Needs con protagonista Huppert. Questa la criptica sinossi fornita dalla produzione: “Veniva dalla Francia. Stava suonando il registratore di un bambino in un parco. Senza mezzi per sostenersi le è stato consigliato di insegnare il francese. È diventata insegnante di due donne. Le piace sdraiarsi sulle rocce e fare affidamento su makkeolli (vino di riso coreano, ndr) per il comfort”.
    Dumont con The Empire fa invece la parodia di Star Wars, immaginando che con la nascita di un bambino speciale nella zona della Côte d’Opale, la stessa del nord della Francia in cui erano ambientate le vicende di P’tit Quinquin e del ‘prequel’ Ma Loute, sbarchino due diverse forze extraterrestri in conflitto tra loro, intenzionate a impadronirsi di questa creatura.
    Nel documentario Dahomey la regista francese Diop parla invece di colonizzazione attraverso la storia delle opere d’arte restituite al Benin nel 2021 dopo essere state rubate dai colonizzatori francesi nel 1892, quando il paese africano fu chiamato Regno del Dahomey.
    In apertura, come annunciato, Small Things Like These del belga Tim Mielants, con protagonista Cillian Murphy (Oppenheimer). L’Orso d’Oro alla carriera verrà assegnato a Martin Scorsese.
   

Berlinale, in corsa Assayas, Sangsoo, Dumont e Diopultima modifica: 2024-02-15T17:28:42+01:00da newsconulana

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