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Da Cavalli il marmo è il nuovo animalier


L'iconico animalier di Roberto Cavalli lascia spazio a un nuovo pattern distintivo: il marmo, con tutte le sue venature, sfumature e colori. Il direttore creativo Fausto Puglisi ha infatti deciso di lasciarsi ispirare, per la collezione autunno/inverno 2024/25, dai noti blocchi di pietra policromi delle più particolari varietà, dal Pontoro caratterizzato dalle scaglie oro, a quello rosso fino allo smeraldino Irish Green. In collezione tutto è leggero e al tempo stesso solido, come i marmi policromi delle chiese rinascimentali.
    "Sono partito da una mia ossessione, costante fin da quando ero giovane, il marmo antico. Amo collezionare il marmo antico - spiega Puglisi - Sono partito da un elemento che è decisamente rigido, una pietra, e l'ho voluto trasformare in qualcosa di estremamente Cavalli. Ho voluto tradurre il marmo, che è la quintessenza dell'italianità, in leggerezza". Ecco allora che il nuovo pattern iconico Cavalli è tradotto in un'infinita varietà di venature: ci sono il marmo bianco e nero Grand Antique tipico delle ville di Pompei (stampato sui leggerissimi piumini oversize e nella borsa da giorno in vernice marmorizzata), il marmo Portoro che, caratterizzato da piccole scaglie d'oro giallo sul nero o viceversa, trasporta la sua opulenza barocca in gonne in velluto devoré (da abbinare alla blusa in pelle nera oppure stampata a intarsi di marmi policromi). Poi c'è il tubino stretch in tessuto devoré con isole di ciniglia sul tulle nero, nei toni burgundy del marmo rosso o in quelli smeraldini dell'Irish Green. Non mancano le preziose cappe plissettate con i marmi fotografici stampati a corrosione su velluto e chiffon.
    Infine ci sono i classici modelli da sera cut-out, le sensualissime minigonne in pelle con il plissé a corteccia, l'elegante tailleur pantalone con la giacca-scultura. Il satin è il tessuto scelto per le sexy sottovesti tagliate di sbieco, ma il capo iconico è la nuova versione della vestaglia, must have di stagione secondo Cavalli, realizzata a partire dalle forme del kimono plissettato a corteccia. C'è anche molto velluto in collezione, un omaggio a Venezia che richiama gli ornamenti orientali di Costantinopoli.