Salgado, spero il mio non sia il reportage di un mondo scomparso

“Spero che il mio reportage non costituisca un reportage storico di un mondo scomparso ma che serva per attirare l’attenzione di tutti per proteggere questo spazio”. È l’auspicio del fotografo Sebastiao Salgado formulato alla inaugurazione della sua mostra ‘Amazonia’, a Trieste, in cui immortala la ricchezza e la varietà della foresta amazzonica brasiliana a i modi di vita delle popolazioni che la abitano.
    Per il grande fotografo, questo immenso patrimonio naturale “può essere perso ma può anche essere conservato, dipende da noi tutti. Dobbiamo metterci d’accordo tutti insieme per proteggere queste foreste”, ha proseguito. Sono proprie queste foreste a “fornire il legno per tutti noi con il disboscamento, poi il suolo dove si è disboscato viene coltivato a soja per ingrassare i maiali che poi mangiate in Italia, per esempio”, ha spiegato.
    Ma l’Amazzonia “è uno spazio importantissimo perché è il più grande spazio al mondo che fornisce umidità, e quelle correnti d’aria che ci servono per sopravvivere; è il più grande ricettacolo di biodiversità e il più grande serbatoio di acqua dolce del pianeta. Quindi dipende da tutti noi attirare l’attenzione e conservare questo spazi”, ha aggiunto.
   

Salgado, spero il mio non sia il reportage di un mondo scomparsoultima modifica: 2024-02-28T11:33:20+01:00da newsconulana

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