Folle d’amore racconta la vita della poetessa Alda Merini: dalla gioventù al disagio psichico alla maternità, dagli amori impossibili fino all’accesso alla cultura e alla fama. La biografia della «poetessa dei Navigli» è prodotta da Jean Vigo Italia e Rai Fiction e andrà in onda su Rai1 il 14 marzo con la regia di Roberto Faenza. Girata a Torino con il supporto di Fctp, il film ne racconta le vicende umane con intensità e delicata partecipazione. E dei tre volti di Alda Merini ritratti, Laura Morante impersona quello della maturità e della malattia.
    Folle d’amore è un film-tv presentato oggi, nella sede Rai di Viale Mazzini alla presenza di Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction; del regista e del cast a partire da Laura Morante affiancata da Federico Cesari (Arnoldo Mosca Mondadori), Rosa Diletta Rossi (Merini adolescente), Giorgio Marchesi (il dottor Giorgio Gabrici).
    Ammirati: “Il film-tv andrà in onda il 14 marzo per celebrare il mese della poesia”. La produttrice Elda Ferri: “Faenza è molto amico di Arnoldo Mosca Mondadori, che ha vissuto una decina d’anni con Alda. Abbiamo voluto restituire la sua eleganza, che spesso non è citata quando si parla di lei e che è stato consulente nella sceneggiatura. La Rai ha chiesto una scena in cui due personaggi parlano il linguaggio delle loro poesie”.
    Morante sul suo approccio al personaggio ha risposto: “Io sono toscana e la mia pronuncia è diversissima da quella di Alda Merini. Ma abbiamo trovato una strada che potesse funzionare.
    Conosco molto bene le sue poesie, meno la persona. Il fatto che tutti se la ricordino rappresentava un problema in più per interpretarla, perché tutti ti paragonano ai loro ricordi. Ho rivisto le sue interviste e ho cercato di catturarne gesti e sguardi. Mi ha colpito il suo essere variabile nelle sue interviste: talvolta profondissima, altre banale, al limite del reazionario; altre straordinariamente magica e delicata. E poi era come se Merini fosse in costante ascolto, quando raggiungeva i suoi livelli più alti. Questo capita solo a poeti e artisti”.