Mostre, a Genova l’arte inconsapevole con Shipyart

Rendere fruibile al pubblico l’arte ‘inconsapevole e inusuale’ che nasce all’interno dei cantieri navali e delle officine meccaniche durante il processo di costruzione e trasformazione delle navi, ambienti dove industria e artigianalità si fondono e diventano vere e proprie fucine creative. È questo il senso di ShipyART, l’arte di cantiere, che apre i battenti domani al Galata Museo del Mare di Genova e che sarà visitabile fino al 5 maggio.
    ShipyART nasce dalla combinazione dei termini Shipyard (cantiere navale) e art che sono il filo rosso delle fotografie di Lara Perentin, Massimo Crivellari, Mario Marin, Paolo Zitti e del genovese Giorgio Salvadori. Immagini prevalentemente shipyart scattate durante gli shooting nei cantieri in cui Navim Group, società internazionale di engineering e costruzione di impianti navali che ha il quartier generale a Ceranesi.
    “L’idea ci è venuta in modo empirico – spiega Veronica Dall’Osso, curatrice della mostra – perché, mettendo a posto il nostro archivio di fotografie tecniche abbiamo deciso di condividere questo patrimonio. Sono fotografie che mettono in risalto la bellezza che nasce in maniera spontanea nei cantieri navali e nelle nostre officine. Prima abbiamo fatto un calendario che, successivamente, è diventava una mostra itinerante che, dopo il museo di Monfalcone è arrivata a Genova, in questa location che si sposa benissimo con la nostra iniziativa”. Alla presentazione della mostra, oltre ai vertici di Navim e alla presidente del Mu.MA Nicoletta Viziano, ha partecipato anche l’assessore del Comune di Genova Marta Brusoni.
   

Mostre, a Genova l’arte inconsapevole con Shipyartultima modifica: 2024-03-07T14:05:09+01:00da newsconulana

Lascia un commento

Se possiedi già una registrazione clicca su entra, oppure lascia un commento come anonimo (Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog).
I campi obbligatori sono contrassegnati *.