News IT

"Tormento d'Amore" a Napoli per il tenore inglese Ian Bostridge


Il maestro Antonio Florio dirige a Napoli il tenore inglese Ian Bostridge e la Cappella Neapolitana, protagonisti, domani 11 aprile, al Teatro Sannazaro, del concerto dell'Associazione Alessandro Scarlatti presieduta da Oreste de Divitiis. "Una serata evento - dice Tommaso Rossi, direttore artistico della Scarlatti - che offre al pubblico l'occasione di intraprendere un prezioso viaggio nelle composizioni che espressamente esigono il timbro vocale di tenore; partiture non comuni scelte tra quelle create all'interno dei due principali poli della musica barocca tra XVII e XVIII secolo, ovvero Napoli e Venezia". Venezia, rappresentata dalle musiche di Francesco Cavalli, Antonio Vivaldi, Marc'Antonio Cesti, Alessandro Stradella, Antonio Sartorio, Giovanni Legrenzi, e Napoli, con le "arie" di Francesco Provenzale, Cristoforo Caresana, Leonardo Vinci e Nicola Fago, che sono unite in sequenza per realizzare un'escursione sulla grande produzione italiana di "opera per musica" tra il Seicento ed il Settecento.
    "Tormento d'amore, viaggio musicale sulla corda del tenore" è il titolo del concerto (lo stesso utilizzato per il disco inciso con la Warner Classics). Un viaggio musicale che Ian Bostridge compie, assieme a Florio e alla Cappella Neapolitana, sulle note di brani che raramente si ha l'occasione di ascoltare dal vivo come le arie dalle opere "Eliogabalo" di Cavalli, "Il Corispero" di Stradella, la sinfonia "Lo schiavo di sua moglie" di Provenzale, "Il Faraone sommerso" di Fago, accanto all'aria "Gelido in ogni vena" da "Il Farnace" di Vivaldi. Ian Bostridge è stato artista "in residence" presso la Konzerthaus di Vienna, la Schubertiade a Schwarzenberg, il Concertgebouw di Amsterdam, la Carnegie Hall di New York e il Barbican di Londra. La Cappella Neapolitana è un ensemble fondato nel 1987 da Antonio Florio (inizialmente col nome di Cappella della Pietà de' Turchini) costituito da strumentisti e cantanti specializzati nell'esecuzione del repertorio musicale napoletano del Seicento e Settecento, e nella riscoperta di compositori rari.
    L'originalità dei programmi ed il rispetto rigoroso della prassi esecutiva ne fanno uno dei complessi barocchi più celebri al mondo.