E’ stato respinto il reclamo presentato dal team Aston Martin per il risultato delle qualifiche del Gran premio della Cina. Il team britannico si era appellato ad un articolo del regolamento che il ferrarista Carlos Sainz avrebbe violato riprendendo le qualifiche dopo essere uscito di pista in un incidente che ha anche determinato l’esposizione della bandiera rossa. Il pilota spagnolo nonostante i danni alla SF-24 era però riuscito a ripartire e tornare ai box senza assistenza esterna, facendo così venir meno, secondo i commissari, ogni possibile motivo di ricorso.
Sainz alla fine ha ottenuto il settimo posto in griglia, che è quindi confermato.
L’Aston Martin ha contestato il fatto che nella norma citata (art.39.6) non si parla tanto di aiuto esterno, ma solo genericamente di situazioni di stop in pista e che comunque il ‘lungo periodo’ trascorso fermo da Sainz, ben oltre un minuto, andrebbe in contrasto col regolamento. Una tesi contraddetta dai commissari, secondo i quali ci sono “numerosi esempi” precedenti sul modo in cui viene applicata la regola: un esempio menzionato è stato quello Alex Albon (Williams), rientrato nelle qualifiche nel Gp del Canada 2022 dopo essere stato fermo per 40 secondi a bordo pista. Il team Aston Martin ha sostenuto che la sosta di Sainz, quasi il doppio, è stata troppo lunga, ma sempre per gli steward si è trattato di un “periodo di tempo ragionevole prima che un’auto potesse essere considerata definitivamente ferma”.
Gp Cina: respinto ricorso dell’Aston Martin per lo stop di Sainz
Gp Cina: respinto ricorso dell’Aston Martin per lo stop di Sainzultima modifica: 2024-04-20T18:03:58+02:00da