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Pirsig e l'importanza della qualità della vita


(di Paolo Petroni) ROBERT M. PIRSIG, ''SULLA QUALITA''' (ADELPHI, pp. 164 - 14,00 euro - Traduzione di Svevo D'Onofrio) - Fu un'anzina collega, docente di Ingles, a suggerire il termine ''Qualità'' a Robert M. Pirsig (1928-2017) a proposito delle sue lezioni di filosofia con cui cercava di conciliare metafisica occidentale e orientale per tentar di offrire una qualche chiave esistenziale ai suoi studenti.
    Quell'incontro, e quella parola diedero però inzio anche a una sua personale riflessione che divenne elemento sostanziale della sua vita e della sua scrittura. E' infatti possibile dire che è la Qualità (da Pirisg scritta i primi anni con l'iniziale minuscola, poi sempre con la maiuscola) il tema anche di quel celebre libro, divenuto di culto, intitolato ''Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta'' scritto nel 1974, dopo aver riparato la propria moto con gli attrezzi le cui foto illustrano ora questo volume postumo, che raccoglie cinque saggi e un discorso introduttivo proprio sul tema della Qualità.
    Quel libro rivelazione doveva essere un racconto su come lavorare sulla moto non fosse diverso ''dalle astrazioni dell'arte o dalle idee religiose dello Zen'' che però, nel mettere in relazione i fondamenti della tecnologia con i valori umani, lo impegnò poi a lungo portando a fare i conti con tutta la propria vita e la maniera di affrontarla.
    Nacque così quella Metafisica della Qualità che si interroga su cosa sia la realtà, cosa sia buono e cosa giusto, concentrandosi sul concetto di Valore, così da mettere poi, in apertura di ''Lo Zen e l'arte....'', la domanda, rivolta al protagonista del libro: ''E ciò che è bene, Fedro, e ciò che non è bene dobbiamo chiedere ad altri di dirci queste cose?'', interrogativo retorico che implica come ciò sia possibile scoprirlo in se stessi.
    In Pirsig il riferimento è sempre naturalmente anche sostanzialmente il pensiero orientale e la visione, l'approccio del buddismo Zen: ''Ciò che avviene con l'illuminazione è la caduta dell'illusione di non essere illuminati. Ma l'illuminazione è sempre stata lì''. Ovvero è aprire risorse creative e appunto illuminanti al pensiero razionale e i suoi limiti, in un sentimento che ci vede sempre parte del tutto: siamo noi la vera motocicletta su cui stiamo lavorando. O meglio: ''Nella metafisica soggetto-oggetto, la morale e l'arte sono due mondi separati: la morale si occupa della qualità dei soggetti; l'arte della qualità degli oggetti. Nella Metafisica della Qualità la separazione non esiste: i due mondi coincidono'', sapendo poi, come ha scritto, che il divino è negli ingranaggi si un motore come nel petalo di un fiore.
    In questo senso questa antologia che raccoglie appunti personali, aforismi, lettere, conferenze e saggi, è esemplare del pensiero dell'autore e non meno illuminante del suo celeberrimo libro, che, dice, aveva lasciato irrisolto ''un enorme problema metafisico'', quello relativo alla variabilità di un dato, invece costante, che è quello della Qualità e della diversità di opinioni che si hanno su di essa. Nacque così il secondo grande libro di Pirsig, ''Lila''. Allora in queste pagine siamo davanti a un approfondimento del discorso su Qualità statica e Qualità dinamica, a un portare avanti eterne domande da cui nasce un continuo sviluppo dialettico e chiarimento.