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A Bologna Orchestra di giovani suona per la pace nel mondo


Una vera e propria impresa titanica quella realizzata ieri pomeriggio a Bologna, tra le colonne gotiche della Basilica di San Petronio che è stata condotta in porto felicemente e con grande partecipazione di pubblico: si tratta del progetto "Giovani in Concerto: Insieme per la Pace" organizzato dalla Scuola di Musica Inno alla Gioia di Bologna del quale sono state "capitane coraggiose" Natalia Bracci e Annamaria Di Lauro.
    Un concerto, inserito nel cartellone del Bologna Portici Festival, che ha coinvolto circa 350 giovani strumentisti e coristi dai 6 ai 25 anni provenienti dalle scuole di musica di Bologna, Milano, Fiesole e Macerata con ospiti i musicisti della Youth Symphony Orchestra of Ukraine, la compagine sinfonica fondata dalla direttrice musicale del Teatro Comunale di Bologna, Oksana Lyniv. Vedere e ascoltare violini, viole e violoncelli di tutte le taglie imbracciati da piccoli appassionati strumentisti, così come per la nutrita sezione degli strumenti a fiato e per le percussioni, è stata un'emozione impagabile nel susseguirsi di brani eseguiti man mano dalle varie scuole; poi la prova superba dei giovani ucraini (in pratica un'orchestra di professionisti) e l'immensa commozione suscitata dal brano Melody del compositore Myroslav Skoryk cantato dal soprano Yulia Tkachenko, con tanto di bandiera del suo martoriato Paese; fino all'apoteosi finale, quando tutti assieme hanno eseguito l'apertura celeberrima dai Carmina Burana di Orff e poi il beethoveniano Inno alla gioia, il brano che forse più di tutti richiama alla pace, "quella pace che gli ucraini chiamano myr, gli israeliani shalom, i palestinesi salam", è stato ricordato.
    Sul podio, in una Basilica con oltre 1200 spettatori esultanti, la bacchetta esperta di Luciano Acocella ha realizzato l'incredibile amalgama tra i tanti membri delle varie orchestre. Insomma, un'emozionante, incredibile e contagiosa lezione di pace invocata e rivolta da bambini e ragazzi agli adulti di tutto il mondo. Le donazioni raccolte sono state devolute alla Fondazione Soleterre di Milano attiva da anni in Ucraina con progetti umanitari.