Quell’Italia dì Gregoretti più buona senza cellulari e social

‘Io, il tubo e le pizze’, prima ancora di essere un bell’inedito postumo della tv e del cinema a firma di Ugo Gregoretti, è una macchina del tempo che ci racconta un’Italia del passato che incanta per bellezza e semplicità. Un Paese con gente emozionata solo per il fatto si ritrovarsi in televisione, che guarda ancora le cose in prima persona e non le filma con il cellulare, che non sa niente dei social e ha comunque occhi più buoni.
    Una sorta di operazione nostalgia questo film ideato nel 2015 e che ora, a causa di vicissitudini diverse – tra cui le precarie condizioni di salute e la scomparsa dello stesso Gregoretti nel 2019 – dopo il passaggio alla Festa di Roma nel 2023 arriva nei cinema con un tour di proiezioni-evento accompagnate dal figlio Filippo Gregoretti, co-protagonista del film, e da altri ospiti a partire da Roma (18 giugno), Milano (il 19), Torino (il 26), e ancora Napoli, Genova, Firenze, Bergamo e altri centri per il mese di luglio. Prodotto da Enzo Porcelli per Achab Film, con la collaborazione di Rai Cinema e distribuito nelle sale da Luce Cinecittà, ‘Io, il tubo e le pizze’ è pieno di incredibile ironia molto britannica e di uno stile unico, insieme colto e popolare.
   

Quell’Italia dì Gregoretti più buona senza cellulari e socialultima modifica: 2024-06-16T12:08:33+02:00da newsconulana

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