Il villaggio olimpico, a nord di Parigi ha aperto ufficialmente i battenti stamattina alle 8:00, giorno in cui, otto giorni prima dell’inizio delle Olimpiadi, secondo gli organizzatori, diverse centinaia di atleti prenderanno possesso dell’edificio. Il villaggio, a cavallo tra Saint-Denis, Saint-Ouen e l’Isola di Saint-Denis, che si estende su 52 ettari, ospiterà quasi 14.500 persone, di cui 9.000 atleti nel pieno dei Giochi.

“Siamo pronti”, ha assicurato il vicedirettore del Village Augustin Tran Van Chau a France Info pochi minuti prima dell’apertura.

I primi atleti ad arrivare nel villaggio olimpico di Parigi 2024 erano provenienti da Brasile e Australia. Nel caso di questi ultimi è quasi una ‘tradizione’ che inaugurino il villaggio, visto che a loro di solito serve maggior tempo per smaltire gli effetti del fuso orario. Negli alloggi a loro disposizione, così come accadrà a tutti gli altri, australiani e brasiliani non hanno trovato l’aria condizionata, perché è un vanto degli organizzatori di questi Giochi il fatto che le palazzine del villaggio, grazie a speciali panelli solari e tende ad alta prestazione che dovrebbero abbassare la temperatura di 6 gradi, non saranno rinfrescate dai condizionatori. Ma alcune delegazioni, in primis quella degli Usa, non si fidano e hanno già ordinato dei condizionatori per le stanze che saranno messe a loro disposizione. Intanto c’è anche preoccupazione per il fatto che l’inquinamento atmosferico nell’area del villaggio olimpico, che è situato nella zona periferica di Saint-Ouen a nord di Parigi, in prossimità di un’autostrada urbana a otto corsie, sarebbe risultato di livelli elevati, secondo una ricerca condotta da ‘Respire’, organo locale che monitorizza la qualità dell’aria. Che, a dire dio chi ha condotto la ricerca, sarebbe talmente poco pulita che gli atleti rischiano di esserne condizionati al momento di gareggiare. E quindi non sarebbe certo un caso, viene fatto notare, che in varie aree del villaggio atleti siano stati collocati dei purificatori d’aria di notevoli dimensioni. A settembre, dopo la fine delle Paralimpiadi, il villaggio verrà riconvertito a fini abitativi, con un terzo degli edifici destinato all’edilizia pubblica.