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>ANSA-FOCUS/Daniel Craig, l'addio a 007 passa per la moda


(di Alessandra Baldini) Quasi irriconoscibile con un lungo ciuffo sulla fronte, maglioni jacquard e smorfia sul volto dalla barba non rasata, Daniel Craig dà il colpo di grazia all'agente 007 da lui interpretato in cinque memorabili film della serie tratta dai romanzi di Ian Fleming: lontana mille miglia da quella scattata da Juergen Teller che vedeva l'attore in smoking sorseggiare una vodka Belvedere, la nuova campagna pubblicitaria autunno-inverno della griffe spagnola Loewe disegnata da Jonathan Anderson vede il 56enne divo britannico protagonista di una metamorfosi in technicolor dell'immagine in vista del prossimo film Queer ispirato da una novella del 1985 di William Burroughs.
    Sponsor dell'ultimo gala del Met a New York, secondo l'indice Lyst, Loewe è al terzo posto tra le griffe più 'hot' del mondo per il primo quadrimestre del 2024: questo soprattutto grazie a Anderson che ne tiene le redini dal 2013 e che è stato scelto proprio da Guadagnino per disegnare i costumi di Queer. L'ultimo show dello stilista, presentato in gennaio e al centro della nuova campagna scattata da David Sims che vede l'attrice Greta Lee di Past Lives come controparte femminile di Craig, era ispirata all'opera dell'artista Richard Hawkins che a sua volta puntava i riflettori su quello che Anderson aveva definito "l'algoritmo della mascolinita'": tema interpretato da Craig come 007, ma in ben altro modo. "Con un maglione - ha commentato la fashion editor del New York Times, Vanessa Friedman - Craig ha ucciso James Bond". Loewe è famosa, oltre che per le borse, per le campagne promozionali che sfidano le convenzioni: per l'estate 2024 ha scelto come testimonial l'89enne attrice britannica Maggie Smith in posa su un divano psichedelico anni settanta. Noto anche per il ruolo del detective gay Benoit Blanc nei film Knive Out, Craig ha chiuso con Bond nel 2021 con No Time To Die e si è ancora alla ricerca di un successore. In Queer, che dovrebbe essere presentato al prossimo festival di Venezia, l'attore ha la parte di un fuggiasco americano nella corrotta e spettrale Città del Messico degli anni '40 che si infatua non ricambiato di un militare cacciato dalla Marina.
    Nel film, il primo di Guadagnino dopo Challengers, prodotto Lorenzo Mieli per The Apartment, Frenesy, Fremantle North America e girato interamente a Cinecittà nella primavera 2023, recitano anche Lesley Manville (la principessa Margaret di The Crown) e Jason Schwartzman (da ultimo in Asteroid City di Wes Anderson).