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Sandro Veronesi torna a ottobre con 'Settembre nero'


SANDRO VERONESI, 'SETTEMBRE NERO' (LA NAVE DI TESEO, 20 euro) La fioritura di un ragazzo di dodici anni, Gigio Bellandi, durante un'estate in Versilia nel 1972: la scoperta della musica, della lettura, dell'inquietudine, del desiderio, dell'amore - e poi di tutto questo l'impensabile, fulminea interruzione. È di questo che narra l'ultimo romanzo di Sandro Veronesi, 'Settembre nero' (La nave di Teseo), in libreria dall'8 ottobre.
    Il due volte premio Strega con 'Caos calmo' e 'Il colibrì', rispettivamente nel 2006 e nel 2020, torna sugli scaffali con una storia di un giovane attorno al quale si radunano personaggi struggenti e indimenticabili: il padre-tritone, la madre-leonessa, l'eroica sorellina e i due principali responsabili del suo improvviso sbocciare. Si tratta dello zio Giotti, misterioso, timidissimo e purissimo maestro della forza, e Astel Raimondi, la ragazzina dalle treccine "nere come onice nera", che fa in tempo a marchiare il protagonista con il segno dell'amore.
    Ma quello di Veronesi è anche un romanzo sul potere evocativo delle parole e su quello seduttivo e salvifico della lingua, perché racconta l'esplosione di un talento puro e sorprendente, destinato a durare per sempre: quello per la traduzione. La voce narrante è dello stesso Gigio a sessant'anni, ormai diventato uomo che evidentemente ce l'ha fatta a risanare la ferita e ad andare oltre, diventando così l'ultimo degli "eroi normali" tanto cari a Veronesi.