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Confagricoltura, fattore clima sempre più decisivo su vendemmia


Evidenti differenze tra Nord e Sud, con un avvio di vendemmia anticipato in alcune regioni, principalmente al Centro e in Meridione, e in linea nelle altre; buona qualità generale delle uve, benché in balia dell'evoluzione climatica, sempre più determinante. Al Nord si segnalano difficoltà per i produttori bio a mantenere alti livelli produttivi a causa delle abbondanti piogge primaverili.
    A Nord-Est le grandinate o, al contrario, la siccità, contribuiscono a dipingere un quadro a macchia di leopardo. Luci e ombre al Sud, dove la siccità ha inciso sulla quantità, ma non dappertutto. La situazione fitosanitaria è buona, soprattutto se paragonata allo scorso anno, quando la peronospora aveva devastato oltre la metà della produzione.
    "Non è un quadro omogeneo quello che si presenta oggi sul fronte viticolo, - afferma il presidente della Federazione nazionale Vino di Confagricoltura, Federico Castellucci, - e mai come quest'anno è difficile fare previsioni generali attendibili, sebbene le premesse siano nel complesso buone. Ciò che accomuna il comparto è invece la preoccupazione per l'andamento del mercato, con la conferma dei segnali di flessione di inizio anno che non aiutano a smaltire le giacenze, nonostante gli scarsi volumi della vendemmia 2023".
    Ad avviso di Confagricoltura sono necessari una riduzione della concessione delle autorizzazioni ai nuovi impianti e un allungamento dei tempi per il reimpianto, con una maggiore flessibilità nella gestione degli interventi urgenti di sostegno. Potrebbe inoltre essere utile favorire l'abbandono, in maniera puntuale e in ambiti specifici, di una produzione che mostra evidenti difficoltà di mercato.
    "A questo - conclude Castellucci - si aggiungono la richiesta di pari rilevanza di una politica di promozione da implementare tenendo conto del contesto internazionale e delle difficoltà delle imprese, alle quali va offerto un quadro di opportunità più flessibile e adattabile alle diverse realtà imprenditoriali e a quelle dei Paesi obiettivo".