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Torino pronta per il Prix Italia che celebra radio e tv


(di Cinzia Conti) "Loud and clear", forte e chiaro: da questa due parole che Guglielmo Marconi ricevette in risposta da oltreoceano al lancio del suo primo messaggio wireless è partito tutto. L'affascinante storia della radio che celebra i 100 anni e la televisione che ne festeggia 70. E proprio "Loud e clear" è il titolo della 76/a edizione del Prix Italia che dal 1 al 4 ottobre non poteva tenersi che a Torino. A Torino dove sono nate la radio e la tv italiane e dove dal 1950 e per 10 volte si è tenuto il concorso internazionale della Rai organizzato continuativamente dal 1948 dalla Rai sotto l'Alto Patronato della Repubblica Italiana, che da settantasei anni premia il meglio della produzione radiofonica, televisiva e multimediale.
    Ma i festeggiamenti per questi 100 e 70 anni scoppiettanti non devono ingannare: il Prix Italia non guarda solo al passato ma è fortemente e attivamente proiettato al futuro con focus sull'innovazione digitale, sui nuovi linguaggi e sulle sperimentazioni, sulle coproduzioni internazionali e sulla potenza del fare network fra i broadcaster del servizio pubblico mondiale.
    Una settimana densa di eventi per la Rai, tra Torino, Roma e Milano, per celebrare anche i cento anni dalla nascita di Mike Bongiorno. Sotto la Mole arriveranno delegazioni da tutto il mondo con 252 programmi in concorso, inviati da 76 broadcaster da 50 paesi diversi. Un'occasione anche per aprire il centro di produzione Rai di Torino alla città e mostrare il dietro le quinte dell'impegno di coloro che ogni giorno lavorano per l'infomrazione regionale e nazionale.
    Un assaggio del Prix Italia c'è già stato oggi con l'iniziativa "Shorts by Jane Campion", alle 20:30 al Cinema Massimo, realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino in occasione della Masterclass che Jane Campion terrà il 1 ottobre prima di essere insignita del Premio Stella della Mole. E poi dalle 21 in diretta su RaiPlay dagli studi Rai di Torino "Dylan Dog alla radio - Voci dall'incubo", un podcast Live realizzato in collaborazione con Sergio Bonelli Editore, Rai Radio e Rai Play Sound ideato e scritto da Armando Traverso, dedicato al personaggio nato nel 1986 dalla mente di Tiziano Sclavi. Un cast d'eccezione, con Lino Guanciale nei panni dell'indagatore dell'incubo. Infine, sempre il 30 settembre, un evento congiunto con il Job Film Festival con la proiezione, del film Hranice Prace/The Limits of Work finalista del Prix Italia 2018.
    Ricchissima la giornata di domani: la grande divulgazione protagonista con l'incontro con Alberto Angela, che per una volta guiderà addetti ai lavori e fan attraverso i segreti del suo modo di raccontare, con il backstage di "Pompei, le Un viaggio straordinario attraverso il meglio della produzione radiofonica, televisiva e multimediale. Aprirà con un ricordo di Piero Angela l'evento inaugurale, in collaborazione con Rai Cultura, condotto da Giorgia Cardinaletti all'Auditorium Toscanini, a cui parteciperanno, oltre ad un ensemble dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, anche la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni e Piero Chiambretti. L'evento inaugurale, inoltre, vedrà la partecipazione straordinaria di Guglielmo Marconi che, grazie all'Intelligenza Artificiale, dal suo passato, spiegherà come sarebbe stato il mondo delle telecomunicazioni senza le sue visionarie invenzioni. Si chiude nel segno di Letizia Battaglia e le sue lotte civili grazie alla prima anteprima in programma dedicata alla vita della giornalista e fotografa siciliana: "Il Mio Nome è Battaglia" (prodotto da Zenit Arti Audiovisive e Nilaya Productions per RAI Documentari e France Télévisions).