Rust, il western di Alec Baldwin costato la vita tre anni fa alla direttrice della cinematografia Halyna Hutchins, debutterà a novembre a un festival internazionale del cinema in Polonia. La proiezione al festival Energy Camerimage di Toruń sarà seguita da una discussione con il regista Joel Souza che rimase anche lui ferito di striscio nell'ottobre del 2021 dalla pallottola partita da una pistola vintage impugnata da Baldwin.
Nel panel parleranno anche Bianca Cline, che ha completato il film dopo la morte della Hutchins, e Stephen Lighthill, il mentore della Hutchins all'American Film Institute. Tra i temi della discussione, ci sarà anche quello delle misure di sicurezza per cast e troupe sul set.
Baldwin, che oltre che recitare nel film è stato in prima linea tra i produttori, non ci sarà. Il film, un western low cost girato in un ranch del New Mexico, racconta la storia di un ragazzino di 13 anni che, lasciato a difendere se stesso e il fratellino dopo la morte dei genitori alla fine dell'Ottocento in Wyoming, scappa con un nonno che non vedeva da tempo dopo che questi è stato condannato all'impiccagione per l'uccisione accidentale di un allevatore della zona.
Dopo la morte della Hutchins la famiglia ha patteggiato con la produzione nel 2022 e non ha mandato avanti le azioni legali avviate, permettendo in questo modo che il film venisse completato. Sia Baldwin che l'armiera del film Hannah Gutierrez Reed sono stati incriminati per omicidio colposo. L'armiera è stata condannata a 18 mesi di prigione, mentre Baldwin, che ha sempre negato di aver premuto il grilletto, è stato scagionato per un vizio di forma.