I gioielli si fanno sempre più importanti, di forma irregolare e perfino con imperfezioni e la semplicità, la discrezione, il rigore ed il minimalismo non piacciono più. Collier di ali dorate, maxi anelli che invadono lo spazio circostante con cupole omaggio a Borromini o con decori e gemme in stile georgiano. Bracciali scultura di forma irregolare, corone-candelabri in bronzo (indossabili, oppure da esporre perché accolgono candele da accendere) oltre a tiare che scendono sugli occhi, celandoli dietro lenti verdi ma anche esaltandoli con montature ad occhiale, ricche di brillanti e pietre. E poi ciondoli dal design carico, pieni di colore, opulenti, barocchi. Non solo fatti di gemme e metalli preziosi, è la volta di materiali alternativi, non mancano le imperfezioni, ricavati dalla natura (come la carta) o dai nostri rifiuti (plastica inclusa), con un occhio all’innovazione e all’uso dell’intelligenza artificiale per la progettazione che mette in pratica la creatività. Un metallo leader tra tutti per il 2025: il titanio e, tra le pietre, la preziosa tormalina-paraiba, minerale di origine brasiliana dalle nuances che vanno dal verde acqua al blu i cui prezzi hanno raggiunto quelli degli zaffiri (e nella versione ‘blu neon’ li supera perfino). Infine gioielli smaltati, ad effetto lacca.Il principali trend di monili e gioielli preziosi e irresistibili di stampo barocco affondano le radici nella gioielleria contemporanea, una forma d’arte con pezzi unici o in limited edition che nasce nelle scuole d’arte orafa più rinomate nel mondo. Ecco le novità di livello mondiale.
“Questo è l’anno del neo-barocco nel mondo del gioiello contemporaneo che punta all’effetto ‘meraviglia’, – precisa Monica Cecchini, Project Director di Roma Jewerly week (info su romajewelryweek.com), settimana dedicata alla valorizzazione del gioiello contemporaneo, d’autore, d’artista e delle realtà orafe italiane e mondiali (la gallery Ansa anticipa una parte dei nuovi preziosi che saranno esposti a Roma dal 27 settembre al 6 ottobre). – Il barocco è uno dei più affascinanti capitoli della storia dell’arte, sviluppato in un contesto sociale di grande incertezza, fatto anche di importanti scoperte scientifiche e della scoperta di un mondo infinito, caratterizzato da un linguaggio estetico che sorprende e dallo stupore. E’ profondamente contemporaneo oggi in un momento in cui cambiamo gli scenari, saltano le comfort zone, e gli schemi prefissati, si trasforma il concetto di lusso, in un’epoca in cui si parla di fluidità, ma anche di sostenibilità ed inclusione, e si sente il bisogno intimo di creare, progettare raccontando una storia, che sia essa intima, autobiografica o di denuncia sociale”. “L’arte barocca, in particolare la pittura, divenne un’espressione della meraviglia, cercando di rappresentare uno spazio infinito che rifletteva l’atteggiamento dell’uomo verso il mondo in evoluzione. Il Barocco è un movimento artistico simile a quello attuale, dove l’uomo, influenzato dalla rivoluzione tecnologica e dal mondo virtuale vive uno spazio così immenso e incomprensibile che a volte può essere destabilizzante. E così i gioielli sono un elogio dell’imperfezione, della linea irregolare, dell’illusione e della meraviglia” conclude Cecchini.
Alessio Boschi, designer di alta gioielleria di fama mondiale, pluri premiato e founder di ABJewels spiega: “Il gioiello contemporaneo per me è una summa di forme e colori per pezzi unici o in limited edition dall’appeal moderno e che raccontano emozioni. Trovo che i brand dell’alta gioielleria siano sempre più attenti verso nuove tecniche e materiali utilizzati nella gioielleria contemporanea. Trovo che ci sia un sempre maggiore interesse nell’osservazione delle collezioni di giovani designer d’avanguardia. I grandi marchi del lusso seguono con attenzione il loro operato. Inoltre i grandi maestri orafi rimangono a mio avviso il fulcro della conoscenza ed il massimo del savoir faire, soprattutto italiano, nella creazione di gioielli straordinari”. Tra i materiali del momento, Boschi cita una vasta gamma di pietre preziose e cristalli anche di taglio imperfetto, con delle inclusioni che danno più emozione. “Tra le pietre più ambite, per chi può permettersele, questo è l’anno della tormalina-paraiba dal colore che va dal verde acqua al raro neon blu. E’ la gemma più lussuosa ed è in testa ai trend del lusso con prezzi pari agli zaffiri, – precisa Boschi.
Aumenta anche l’interesse verso i diamanti gialli e rosa ma sono soprattutto le forme irregolari, opulenti e barocche a piacere di più. “Assistiamo infine ad un boom del titanio prodotto in vari colori, oltre all’oro giallo e l’oro rosa che è il più fine soprattutto per gli uomini. Io impiego anche la fibra di carbonio che sembra seta. Inoltre nei trend segnalo l’uso delle ceramiche per fare elementi da inserire nei gioielli, oltre allo zirconium e l’osmio, metallo rarissimo. Infine le lacche, veri smalti per dipingere i gioielli. L’opulenza, la voglia di esagerare, il barocco, la voglia di forme straordinarie e l’ispirazione del momento, – precisa Boschi.
“Le mie creazioni, dai bracciali agli orecchini e adesso la mia nuova corona ‘Voglio vederti danzare con candelabri in testa’, danno forza e spingono a liberarsi dalle paure e a guardare oltre, – precisa Pinella Di Stefano, designer di gioielli (dettaglidattimi.com). – Sono pezzi unici, oggetti di lusso volutamente imperfetti, esprimono emozioni e libertà d’espressione. L’autenticità è nell’imperfezione e rispetto al passato i gioielli più desiderati sono di grandi dimensioni. Ritorna il bronzo, metallo più povero rispetto all’oro, ma i gioielli contemporanei assumono un elevato valore soprattutto per quello che rappresentano, per ciò che narrano”.
Il cambio di passo nei gusti del pubblico è segnalato anche per l’alta gioielleria di livello mondiale, segnala l’agenzia francese di forecasting Nelly Rodi: “Siamo ad una nuova era degli orologi e dei gioielli. I marchi si stanno reinventando e stanno spingendo i limiti della loro creatività in un settore che rimane vivace seppure in un contesto economico incerto” spiegano gli analisti nel nuovo report sui consumi 2026 che mette in risalto materiali alternativi e più ecologici e una creatività più audace con nuove richieste di decori e monili anche da parte della Gen Z che non disdegna i preziosi sparsi su tutto il corpo, denti inclusi, per un divertente effetto ‘wow’ insieme ad anelli barocchi che occupano uno spazio sempre più esteso sulle dita.
Cece Fein Hughes è invece tra le designer di gioielli più seguite a Londra. Storica dell’arte diventata orafa sostiene che ‘i gioielli sono pari ad un tatuaggio di lusso su oro 18 carati’ e tre i nuovi trend segnala al magazine Luxury London i pezzi unici dipinti a smalto punteggiati di motivi fiabeschi e diamanti scintillanti. Tra gli smalti impiegati il rosa bubblegum, insieme a catene rotonde a forma di rombo, ciondoli di diamanti, cerchi smerigliati decorati con incisioni e motivi floreali rampicanti. La tormalina, pietra di tendenza, è invece al centro delle nuove creazioni della gemmologa britannica Lucy Crowther, il cui marchio con sede a Londra (Minka Jewels) è specializzato in pietre preziose eccezionali con creazioni architettoniche audaci.
E la gioielleria italiana, come si colloca nel panorama mondiale? Il quadro è stato presentato in occasione dello storico appuntamento Vicenzaoro The Jewellery Boutique Show, manifestazione internazionale dell’oreficeria e della gioielleria organizzata da Italian Exhibition Group, svolto recentemente nel quartiere fieristico di Vicenza. Qui si sono riuniti 1.200 espositori, provenienti da 35 Paesi, con Turchia, Cina, Hong Kong, Germania, Thailandia, Belgio in testa. I dati ISTAT di Centro Studi di Confindustria Federorafi, attesta Vincenzaoro, confermano un export del made in Italy che cresce in misura elevata: da gennaio a maggio 2024 registra un aumento del +59,2 per cento, per un totale di 6,934 miliardi di euro con una crescita anche in volumi: +14,0 per cento nei cinque mesi. Esportiamo preziosi soprattutto in Turchia, Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti.