E' morto all'età di 94 anni Daniel Spoerri, l'artista che, col il suo giardino a Pescina (Grosseto) ha impreziosito il Monte Amiata. Il Giardino di Spoerri, con le sue installazioni, è una delle attrazioni turistiche più apprezzate della Maremma. Danzatore, artista, pittore e coreografo, era nato nel 1930 a Galati in Romania, ma era naturalizzato cittadino svizzero. Dal 1989 ha vissuto in Toscana prima ad Arcidosso e poi a Seggiano, dove ha iniziato a costruire il parco-museo dove ha raccolto 113 opere di 55 artisti, fra cui le proprie e quelle degli amici come Eva Aeppli, Roberto Barni, Di Cocco, Staccioli, Dieter Roth e June Paik.
Daniel Spoerri è morto a Vienna, dove abitava da alcuni anni e dove era ricoverato da qualche giorno in un ospedale della città per un improvviso peggioramento delle condizioni di salute. L'originario cognome paterno era Feinstein, è stato forse il più grande dopo Marcel Duchamp, se non altro l'erede più significativo e coerente nella capacità espressiva, nel ready made. Tuttavia, Spoerri ha avviato la sua esperienza creativa con la danza, primo ballerino dell'Opera di Berna, assistente alla regia, allievo a Parigi del mimo Ducrot. La sua vocazione per l'arte si manifesta a Parigi nel mitico luogo - la Chambre n.13 dell'Hotel Carcasson in rue Moffetard - dove Allain Jouffroy e Arturo Schwarz ebbero modo di fare l'esperienza per primi fruitori dei tableaux pieges, i quadri trappola che sembrano sfidare la legge di gravità. Spoerri fu co-firmatario del manifesto dei Nouveaux Réalistes, scritto da Pierre Restany, insieme a Yves Klein, Jean Tinguely, Arman, Francois Dufrêne, Raymond Hains, Martial Raysse e Jacques Villeglé, e partecipò anche alla eclatante cerimonia finale del movimento nel 1970 a Milano. Il nome di Spoerri si lega anche alla nascita della Eat Art.