Colonne di cashmere e Biagiotti rilegge i propri codici

“La moda è una cultura che unisce, che crea un senso di appartenenza, di comunità. E la scommessa della nuova moda è coniugare l’intuizione creativa con la vestibilità, lo spirito con il corpo, il virtuale con il reale.
    I nostri sono abiti che si trasformano, diventano il nuovo cronometro della moda, per adeguarsi alle variazioni dell’ora e dell’ambiente. Affrontare il presente richiede sempre più d’imparare a guardare la realtà circostante con occhi diversi e, insieme, di rendere visibile ciò che mente e immaginazione suggeriscono”.
    Parola di Lavinia Biagiotti Cigna che sfila nel Piccolo Teatro di Milano, nello Studio Melato, alla vigilia di Milano Donna (il 26 febbraio la sfilata digitale) reiventando i codici della maison fondata da sua madre Laura.
    Gli elementi iconici che hanno ispirato la collezione sono la maglieria, per cui sua madre aveva ricevuto l’appellativo di “Queen of cashmere” dal New York Times; il bianco, nel suo significato letterale e in quello metaforico di luce, apertura mentale e rinascita; il legame con la città di Roma.
    Chiude la sfilata una performance inedita delle Farfalle azzurre, medaglie di bronzo di Tokyo 2021, le atlete della Squadra Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica. Il parterre è ricco di nomi noti, tra cui Anna Dello Russo, Mariano Di Vaio, Maria Grazia Cucinotta, Laura Chiatti, Martina Stella, Ilenia Pastorelli, Anna Safroncik, Cecilia Rodriguez, Federica Panicucci. Infine, tutti a festeggiare Biagiotti nel foyer del teatro con le ghiottonerie preparate da Carlo Cracco.
   

Colonne di cashmere e Biagiotti rilegge i propri codiciultima modifica: 2024-02-20T11:46:35+01:00da newsconulana

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