Atletica: dt La Torre, giovani coraggiosi e spirito di squadra

“Quel che più mi ha colpito è che ragazzi così giovani sono stati capaci di prendersi la loro responsabilità senza l’ombrello del grande capitano Gimbo Tamberi e hanno saputo dimostrare di stare in un mondo super competitivo a testa alta, senza farsi schiacciare dal peso di queste responsabilità.” È il bilancio finale dei Mondiali indoor di atletica leggera di Glasgow di Antonio La Torre, dt della Nazionale di atletica leggera, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1.
    “La gente guarda il medagliere e la classifica a punti è qualcosa più per addetti ai lavori. Però per la prima volta siamo arrivati terzi dietro gli Usa e a un solo punto dalla Gran Bretagna. È il segno di quanto la rosa si sia allargata di punte competitive – prosegue il tecnico -. C’è poi uno straordinario spirito di squadra, ieri erano tutti allo stadio a tifare i propri compagni”. Parlando dei singoli, La Torre definisce “straordinario” quello che ha fatto Mattia Furlani, argento nel salto in lungo. “La sua medaglia brilla d’oro e Tentoglou gli ha fatto il miglior complimento, gli ha detto ‘sei una bestia’ – sottolinea -. Siamo quasi al passaggio generazionale. Per fare un paragone con il tennis, è stato un po’ come Djokovic e Sinner. Mi auguro che già parte da Roma Mattia faccia capire che il futuro è lui”. “Larissa Iapichino è assai amareggiata da questa controprestazione – dice sul settimo posto della lunghista -. Una brutta influenzaccia ha rovinato i piani d’allenamento di Samuele Ceccarelli. Entrambi devono fare un esame molto sincero con se stessi ma i valori potenziali non sono in discussione”.
   

Atletica: dt La Torre, giovani coraggiosi e spirito di squadraultima modifica: 2024-03-04T09:59:33+01:00da newsconulana

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