Rivoluzione denim, addio minimalismo

(di Beatrice Campani) – FIRENZE, 14 GIU – Sembra che l’era del denim minimal sia giunta al tramonto. Almeno tra gli stand di Pitti Uomo 104 si respira un’aria nuova: le aziende da sempre specializzate in questo settore sperimentano più che mai. Così per la primavera-estate 2024 nessuna paura a indossare jeans stropicciati, sfilacciati, colorati, stampati, anche se il vero must-have è rappresentato dalle versioni jacquardate. Il jeans non è più solo il capo passepartout che si abbina a tutto, diventa il capo protagonista del look. Ecco che per esempio Roy Roger’s annuncia una collaborazione con il negozio multimarca Dave’s New York, specializzato nel workwear da oltre 60 anni, che dà vita a una linea da tre pezzi più che speciali: pantalone in jeans jacquard e tie-dye, giacca in denim indigo e in versione stone-washed, jacquard, o tie-dye, e una serie di T-shirt con stampe vintage. ”Lo possiamo definire come un vintage del futuro, – spiega Guido Biondi, direttore creativo – una tradizione che si sposa perfettamente con il mondo street e urbano della city”.
    Guardando al futuro non può mancare chi sceglie di abbinare il jeans all’arte grafica contemporanea. Così Cycle lancia una capsule collection in collaborazione con Sexs Dreams, pseudonimo di Gioele Corradengo, giovane artista milanese classe 1996, apprezzato per la sua arte grafica fatta di brevi frasi. L’idea, per il brand fondato nel 2000 e acquisito nel 2020 dall’azienda veneta Numero 8 (già proprietaria dei marchi Sun68 e Socks Burger & Fries), è quella di conquistare la Generazione Z.
    La linea comprende un denim donna e uomo, una t-shirt e una giacca unisex, più una borsa, griffati dall’artista (la linea è in vendita da domani). In collezione c’è anche la tecnica Eco-Cloud, in cui l’ozono viene nebulizzato stingendo il denim per un effetto nuvola: il jeans si allarga e allunga, per modelli anni ’90. Sempre più votata alla sperimentazione la Incotex Blue Division, la divisione denim del brand, che presenta in stand oltre cento capi con lavaggi innovativi e tessuti italiani e giapponesi (per le linee Couture e Superior). Invece Detroit Denim Co. propone il jeans personalizzabile, mai banale, mentre Tela Genova, punta su materiali dall’aspetto ‘raw’, naturale, grazie all’uso di fibre e cotoni organici. Infine il brand Sp Sal Parasuco, che ha iniziato a produrre denim negli anni ’70, debutta a Pitti con una capsule per la PE24 disegnata da Tu Ly in cui trionfa un nuovo motivo monogram jacquardato e dettagli trapuntati ( i modelli cult sono i cargo o quelli dalla vestibilità rilassata).
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Rivoluzione denim, addio minimalismoultima modifica: 2023-06-14T18:45:22+02:00da newsconulana

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