Il regista Mungiu, c’è un atteggiamento tribale verso i profughi

(di Francesca Pierleoni) – ROMA, 02 LUG – Un reale episodio di cronaca, fonte di uno scandalo e di un dibattito virale nella società romena, poco prima della pandemia, è diventato la base di una storia su crisi di identità, xenofobia difesa dei valori e indagine interiore in Animali Selvatici (R.M.N), il nuovo film di Cristian Mungiu (Palma d’oro nel 2007 con 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni), che dopo il debutto in concorso a Cannes nel 2022 arriva in sala dal 6 luglio con Bim. Tutto è partito dalla forte reazione di chiusura e dalle proteste in un villaggio in Transilvania per l’arrivo di alcuni lavoratori dallo Sri Lanka nel panificio locale, dopo le ricerche di personale in loco andate a vuoto.
    Come autore “provo sempre a parlare di cose che reputo importanti – spiega Mungiu a Roma -. In questo caso emergono temi come l’ipocrisia sociale, l’illusione che il politicamente corretto abbia una reale influenza sul comportamento delle persone. Purtroppo invece la democrazia si inceppa se non si investe nell’educazione ed emerge il populismo, come sta accadendo adesso”. Temi tornati di grande attualità anche con la guerra in Ucraina e il massiccio arrivo dei profughi, che “sono stati accolti molto bene in Romania. Viene però da chiedersi perché non ci sia stata la stessa apertura, ad esempio verso i siriani. È qualcosa di triste ma che appartiene agli uomini, avere più empatia verso persone nelle quali ci identifichiamo, per razza, condizione, classe. Più le persone sono lontane, meno ci identifichiamo. È un atteggiamento tribale”. Nel film la storia parte da Matthias (Marin Grigore) macellaio romeno emigrato in Germania, che torna nel suo villaggio per le feste di Natale, anche per cercare di capire cosa sia successo a suo figlio Rudi (Mark Blenyesi). Il bambino, infatti, dopo aver visto qualcosa di pauroso nel bosco che attraversa per andare a scuola ha smesso parlare. È l’occasione per Matthias, anche di ricominciare la relazione con una ex fiamma, Csilla (Judith State), direttrice nel panificio locale, dove, per il bisogno di nuovi dipendenti, ha deciso di assumere anche lavoratori dello Sri Lanka. Una scelta che inizia a causare forti tensioni. .
   

Il regista Mungiu, c’è un atteggiamento tribale verso i profughiultima modifica: 2023-07-02T13:32:06+02:00da newsconulana

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