A Giffoni felicità diffusa, chiude nel segno di Giorgia

Chi conosce il festival di Giffoni lo sa. In quei 10 giorni di luglio assediati dal caldo succedono piccole cose incredibili, “piccoli miracoli” come dice ridendo Claudio Gubitosi che il festival se lo è inventato e ne è il direttore dal lontano ’71 quando lui stesso era 18enne. Non è Cannes, non è Venezia, non è Hollywood, ma l’alchimia che si crea tra i quasi 7mila giffoner, che vanno dai 3 ai 25 anni, con gli ospiti, che siano attori premi Oscar o emergenti, e le istituzioni, che siano ministri o esponenti delle forze dell’ordine, è unica e speciale. Non a caso niente meno Francois Truffaut nel 1982 in una lettera scrisse che “di tutti i festival del cinema, quello di Giffoni è il più necessario”.
    Capita ogni tanto che i ragazzi non trattengano le lacrime per la tensione o per la rabbia, ma finora non era mai successo che il loro interlocutore piangesse a sua volta. Ed è per questo che la 53/a edizione si chiude senza dubbio nel segno di Giorgia, la giovane che ieri ha condiviso la sua eco-ansia, la sua paura per il futuro legata all’ambiente. in modo così appassionato da commuovere anche il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. “Ero in sala quando c’è stato l’intervento di Giorgia – spiega in un’intervista all’ Claudio Gubitosi – e l’atmosfera, la tensione, l’emozione si tagliavano a fette. Però questo è Giffoni, non si fanno programmi, ma diventa tutto spontaneo. Le cose succedono ed è meglio ancora perché questa generazione post Covid è una generazione straordinaria, anche se piena di ansie, di paure, di bisogno di essere ascoltati. Per questo ho chiesto a tutte le istituzioni di essere presenti a Giffoni dove l’ascolto è un obbligo per tutti e ne sono venuti tantissimi, ministri, procuratori, forze dell’ordine”.
    Giffoni è un progetto corale e va visto sotto tanti punti di vista, ma “il primo è sempre e solo quello dei ragazzi” dice convinto. “E per questo – conclude – mi piace dire che, in un momento non facile per nessuno, con guerra, paura, economia, disastri, qui c’è felicità diffusa”. Felicità che si prepara a tornare nel 2024 con la 54/a edizione dal 19 al 28 luglio.
   
   

A Giffoni felicità diffusa, chiude nel segno di Giorgiaultima modifica: 2023-07-29T19:43:25+02:00da newsconulana

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