Brioni, Marinella, Ferretti tra i marchi made in Italy preferiti dal tycoon
Diciamolo, il look di
Donald Trump non è il suo punto di forza, e proprio per questo ha contribuito a farne un personaggio deciso e sicuro. Il suo segno distintivo (oltre alla pettinatura) è stata la cravatta: sgargiante, lunga e preferibilmente rossa, colore del potere e del partito Repubblicano.
Sotto accusa durante la campagna elettorale proprio la lunghezza esagerata: la regola vuole che la cravatta non superi mai la cintura, nel suo caso la oltrepassa eccome. Forse è per questo che Donald utilizza il trucchetto del nastro adesivo trasparente sul retro, spesso svelato dalle folate di vento?
Pare che
Donald Trump abbia una passione per le cravatte italiane.
Made in Italy rinomato in tutto il mondo per la sartorialità e la cura nei dettagli.
Il marchio
Brioni è da sempre uno dei punti di riferimento per il guardaroba del Presidente.
La famiglia
Marinella racconta di aver rifiutato anni fa l’invito ad aprire un punto vendita all’interno della Trump Tower. Ma le famosissime cravatte napoletane, Trump le utilizza lo stesso: gli sono state donate da Silvio Berlusconi.
Poi c’è un’azienda abruzzese, fondata da
Italo Ferretti, che ha fornito uno stock di cravatte a Trump: la richiesta era espressamente di un taglio del tessuto extra lungo ed a tinta unita.
Il perché di questa preferenza per la lunghezza è presto detto: l’errore peggiore che un uomo può fare è portare la cravatta corta. Calcolando anche la curva della pancia,
Donald Trump tende ad esagerare pensando che l’eccesso opposto sia preferibile. E distoglie l’attenzione dall’ampio punto vita.