Aggiornamenti sulla Leucemia linfatica cronica

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Leucemia linfatica cronica: chi colpisce e come si cura ?

La leucemia si sviluppa nel midollo osseo, da cui si diffonde poi nel sangue, nel sistema linfatico e in altri tessuti ed è caratterizzata dalla crescita incontrollata di globuli bianchi immaturi e anomali che interferiscono con la normale produzione di globuli rossi e bianchi funzionanti e piastrine. Le leucemie sono comunemente distinte in acute e croniche, a seconda della velocità di progressione della malattia. Oggi in Italia si contano circa 3mila nuovi casi all’anno di leucemia linfatica cronica. Colpisce prevalentemente la popolazione anziana (dopo i 60 anni) e, a seconda delle caratteristiche cliniche e biologiche, ha un andamento più o meno indolente e a cinque anni dalla diagnosi sono vivi circa due terzi dei pazienti.

Il trattamento della leucemia linfatica cronica è personalizzato in base ai sintomi del paziente, allo stadio della malattia e alla prognosi. In molti casi senza alcun segno di progressione della malattia è sufficiente una periodica osservazione per diversi anni senza la necessità di alcun trattamento. Nel momento in cui si rende necessario una cura, le opzioni comprendono per lo più una combinazione di chemioterapia e anticorpi monoclonali. Sono stati peraltro messi a punto recentemente nuovi ed efficaci farmaci «intelligenti» che impediscono l’espansione delle cellule bloccandone i meccanismi di crescita. Talvolta, piuttosto raramente, si può procedere anche con trapianto di midollo osseo, preceduto da chemioterapia ad alte dosi, associata o meno a radioterapia. ( Fonte: Corriere )

 

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Leucemia linfatica cronica

Ibrutinib come trattamento della leucemia linfatica cronica come prima linea o nella forma recidivata / refrattaria: analisi finale dello studio PCYC-1102

La sicurezza e l’efficacia di Ibrutinib ( Imbruvica ), un inibitore della tirosin-chinasi di Bruton ( BTK ), nella leucemia linfatica cronica / piccolo linfoma linfocitico ( CLL/SLL ) sono state dimos …

Mielofibrosi

Aumento del rischio di tromboembolismo venoso nei pazienti con mielofibrosi

I risultati di uno studio retrospettivo di coorte basato sulla popolazione hanno mostrato che i pazienti con diagnosi di mielofibrosi presentano un aumentato rischio di tromboembolismo venoso, ma non- …

Policitemia vera

Ropeginterferone alfa-2b come nuova terapia di prima linea per la policitemia vera

I risultati degli studi PROUD-PV e CONTINUATION-PV hanno mostrato che il Ropeginterferone alfa-2b ( Besremi ) sembra essere più efficace rispetto all’attuale terapia standard citoriduttiva a base di I …

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Complicanze e mortalità con l’aferesi terapeutica per porpora trombotica trombocitopenica immune in fase acuta

Secondo uno studio sui tassi di complicanze e mortalità associati alla gestione della porpora trombotica trombocitopenica immune ( iTTP ) acuta, la maggior parte dei casi di mortalità correlata a scam … 

EMA ( European Medicines Agency ) 

Unione Europea: Venclyxto nei pazienti mai trattati con leucemia linfatica cronica

La Commissione Europea ha approvato Venclyxto ( Venetoclax ) in combinazione con Obinutuzumab ( Gazyvaro ) per il trattamento di pazienti adulti affetti da leucemia linfatica cronica ( LLC ) non-tratt …

FarmaExplorer

Linfoma follicolare: beneficio di Obinutuzumab nel ridurre il tasso di progressione precoce

E’ stata valutata la progressione precoce della malattia e il suo impatto sulla sopravvivenza globale ( OS ) nei pazienti…

Nivolumab per linfoma diffuso a grandi cellule B recidivato / refrattario nei pazienti non-adatti o con fallimento del trapianto autologo

Le opzioni di trattamento sono limitate per i pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivato / refrattario (…

Efficacia della combinazione Ibrutinib e R-CHOP nel linfoma diffuso a grandi cellule B del centro non-germinativo, nei pazienti di età inferiore a 60 anni

Ibrutinib ( Imbruvica ) ha mostrato attività nel linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) del centro non-germinativo….

Trattamento di prima linea del linfoma follicolare: Obinutuzumab, un anticorpo monoclonale anti-CD20 di tipo II glicoingegnerizzato

L’associazione tra Rituximab ( MabThera ) e la chemioterapia ha prodotto un miglioramento significativo della sopravvivenza nei pazienti con linfoma…

Ematologia Focus

 

Efficacia della combinazione Cirmtuzumab ed Ibrutinib nel linfoma a cellule del mantello

La terapia di combinazione con Cirmtuzumab e Ibrutinib ( Imbruvica ) ha indotto una percentuale di risposta completa del 50% nello studio di fase I/II CIRLL nei pazienti con linfoma mantellare. Cirmtuzumab è un anticorpo monoclonale diretto contro ROR1. Cirmtuzumab associato a Ibrutinib, un inibitore della tirosin-chinasi di Bruton ( BTK ), ha indotto risposte […]

La terapia con linfociti CAR-T anti-CD19 nel linfoma mantellare recidivante o refrattario

Una singola infusione di una nuova terapia con cellule T esprimenti il recettore dell’antigene chimerico ( CAR ) ha mostrato remissioni durature nei pazienti con linfoma a cellule del mantello recidivante o refrattario ( R/R ) che avevano smesso di rispondere alla terapia con inibitori della tirosin-chinasi di Bruton ( BTK ). Questi pazienti hanno […]