Aggiornamenti sulla Sclerosi multipla by Xagena

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Top News / Sclerosi multipla secondariamente progressiva

Approvazione europea per Mayzent, primo farmaco orale per la sclerosi multipla secondariamente progressiva

Nell’Unione Europea è stato approvato Mayzent ( Siponimod ) per il trattamento dei pazienti adulti con forme di sclerosi multipla secondariamente progressiva ( SMSP ) con malattia attiva evidenziata d …

FDA

Kesimpta, la prima e unica terapia mirata alle cellule B autosomministrata per i pazienti con sclerosi multipla recidivante, approvata dalla FDA

La FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Kesimpta ( Ofatumumab, precedentemente OMB157 ) come iniezione per uso sottocutaneo per il trattamento delle forme recidivanti di sclerosi multipla …

La FDA ha approvato Ponvory, un trattamento orale per adulti con sclerosi multipla recidivante che ha dimostrato superiorità rispetto ad Aubagio nel ridurre le ricadute annuali e le lesioni cerebrali

La Food and Drug Administration ( FDA ) degli Stati Uniti ha approvato Ponvory ( Ponesimod ), un modulatore selettivo del recettore 1 della sfingosina-1-fosfato ( S1P1 ), che si assume una volta al g …

News

Esiti della gravidanza in seguito all’esposizione materna o paterna alla Teriflunomide nella popolazione danese con sclerosi multipla

La Teriflunomide ( Aubagio ) è un farmaco orale utilizzato per il trattamento della sclerosi multipla ( SM ). A causa della possibile teratogenicità è controindicato nelle donne in età fertile. In …

Ocrevus, il trattamento precoce produce vantaggi significativi per i pazienti con sclerosi multipla in stadio iniziale

I nuovi dati per Ocrelizumab ( Ocrevus ) hanno mostrato un beneficio significativo nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente in stadio iniziale ( RRMS ) e sclerosi multipla primariamen …

Tecfidera, un farmaco per la sclerosi multipla recidivante-remittente: casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva nell’ambito della linfopenia lieve

L’Agenzia Europea per i Medicinali ( EMA ) e l’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ), hanno informato gli operatori sanitari di importanti aggiornamenti per contribuire a ridurre al minimo il rischio …

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Le statine non-correlate al declino cognitivo o alla demenza negli anziani

La terapia con statine sembra non essere associata al declino cognitivo o alla demenza tra gli anziani. Una ricerca ha…

Quviviq, un nuovo trattamento per gli adulti con insonnia

Il Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ), Comitato scientifico dell’Agenzia europea per i medicinali ( EMA…

L’insonnia con breve durata del sonno è associata a deterioramento cognitivo

L’insonnia con una breve durata del sonno è stata in precedenza associata a esiti avversi sulla salute cardiometabolica nonché a…

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Top News / Demenza

L’Aspirina a basso dosaggio assunta quotidianamente non protegge dalla demenza

Sebbene si sia ipotizzato che gli effetti antinfiammatori dell’Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) possano risultare utili nelle demenze tipo Alzheimer o altre demenze, un ampio studio randomizzato ha …

Atrofia muscolare spinale

Atrofia muscolare spinale: beneficio continuato con Onasemnogene abeparvovec

I nuovi dati degli studi STR1VE-US, SPR1NT, e START hano mostrato che i pazienti con atrofia muscolare spinale ( SMA ) trattati con un’infusione unica di Onasemnogene abeparvovec-xioi ( Zolgensma ) co …

Ictus

Valori di colesterolo LDL inferiori a 70 mg/dL nei 5 anni dopo l’ictus associati a riduzione dei principali eventi cardiovascolari

I risultati di uno studio hanno indicato che il raggiungimento di un livello target di colesterolo LDL al di sotto di 70 mg/dL nei 5 anni successivi a un ictus ischemico è associato a una riduzione de …

Sclerosi multipla secondariamente progressiva

Approvazione europea per Mayzent, primo farmaco orale per la sclerosi multipla secondariamente progressiva

Nell’Unione Europea è stato approvato Mayzent ( Siponimod ) per il trattamento dei pazienti adulti con forme di sclerosi multipla secondariamente progressiva ( SMSP ) con malattia attiva evidenziata d …

COVID.2

Perdita dell’olfatto: SARS-CoV-2 è in grado di infettare il cervello

L’infezione da virus SARS-CoV-2, che causa COVID-19, può comportare la perdita dell’olfatto, tanto che quest’ultima è ormai ritenuta uno dei diversi sintomi che possono aiutare ad individuare la malattia da coronavirus.

Secondo due articoli scientifici pubblicati da ricercatori cinesi, il cervello ricoprirebbe un ruolo importante in quanto il virus potrebbe essere capace di infettare il sistema nervoso centrale dei malati, in particolare la zona deputata alle funzioni olfattive.

Sono stati ipotizzati meccanismi d’azione in grado di spiegare questa potenziale abilità del virus SARS-CoV-19 di infettare il cervello.

A sostegno dell’ipotesi c’è l’analisi dei campioni prelevati nel 2003 su vittime del coronavirus SARS-CoV-1: tali campioni hanno mostrato la presenza di particelle del virus nei neuroni.

Altri studi sono stati invece condotti su topi transgenici, modificati per essere sensibili ai coronavirus che colpiscono l’uomo.

E’ emerso che i virus possono penetrare nel cervello, probabilmente attraverso i nervi olfattivi, e propagarsi rapidamente ad alcune zone specifiche del cervello.

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Efficacia, sicurezza e tollerabilità della compressa di Rimegepant a disintegrazione orale per il trattamento acuto dell’emicrania

Rimegepant, un antagonista del recettore del peptide correlato al gene della calcitonina ( CGRP ) a piccole molecole, ha mostrato…

Sicurezza ed efficacia di CVT-301, polvere per inalazione di Levodopa, sulla funzione motoria durante periodi di sospensione dei farmaci nei pazienti con malattia di Parkinson

I pazienti con malattia di Parkinson trattati cronicamente con Levodopa hanno comunemente un inizio ritardato o imprevedibile dei benefici dopo…

Sicurezza ed efficacia della Co-Careldopa come terapia aggiuntiva alla terapia occupazionale e fisica nei pazienti colpiti da ictus: studio DARS

La dopamina è un modulatore chiave della funzione striatale e dell’apprendimento e potrebbe migliorare il recupero motorio dopo l’ictus. Precedenti…