In tribunale col velo, la 25enne praticante: “Sconvolta ma contenta. È una battaglia giuridica”

download (84)«Quando il giudice mi ha detto no ero davvero sconvolta, ma sono contenta di quello che ho fatto». Così Asmae Belkafir, la praticante marocchina di 25 anni, torna sull’episodio di ieri al Tar di Bologna, dove un giudice le ha detto che non poteva stare in aula col velo islamico. Lei si è rifiutata di toglierselo ed è uscita. La ragazza ne ha parlato con l’ANSA al tribunale ordinario di Bologna, dove è arrivata per un’udienza di diritto del lavoro. Si è detta «molto colpita» dai tanti messaggi di solidarietà ricevuti.
«Ci sono rimasta molto male, ho partecipato a tante udienze e una cosa del genere non mi era mai successa. Il cartello e la norma affissa sulla porta del giudice da ieri è su tutti i social network e sotto ci sono tanti commenti che dicono che il giudice ha ragione, ma non è così», aggiunge la ragazza. «Le norme – ha aggiunto – vanno lette, conosciute e interpretate. Uno prima si informa, legge, studia e poi si discute».
Si tratta, ha detto in tribunale a Bologna «di una battaglia giuridica». Bisogna «capire bene cosa deve fare una donna musulmana che porta il velo e vuole fare l’avvocato e il giudice». Si aspettava delle scuse? «No, non ne vedo il motivo», ha risposto all’ANSA la ragazza che oggi indossa un velo hijab rosa, mentre ieri ne aveva uno azzurro.

In tribunale col velo, la 25enne praticante: “Sconvolta ma contenta. È una battaglia giuridica”ultima modifica: 2018-01-18T21:32:32+01:00da cristina_a2016