Rivoluzione a Rai1, Giletti fa fuori Fazio nel valzer dei conduttori

4215775_0810_giletti.fazio_20Gennaio non è un mese qualunque per chi fa televisione. Si devono gettare le basi per la nuova stagione. Lo sanno bene a viale Mazzini e a Cologno Monzese. A Rai1 c’è un problema, anzi il problema dei problemi. Si chiama Fabio Fazio. Il suo contratto, firmato dall’ex dg Mario Orfeo, e il programma Che tempo che Fa da quando hanno conquistato un posto al sole nella rete ammiraglia non fanno altro che scatenare polemiche. Nel mirino ci sono finiti sia i costi (ritenuti elevati) sia gli ascolti (considerati non all’altezza degli investimenti).

In realtà Fazio è un professionista doc e ha svolto il suo lavoro in maniera egregia, nonostante sia stato vittima di un bombardamento. Ma più che l’oneroso ingaggio e la percentuale di share (sempre inferiore al 20%) a risolvere il caso ci sta pensando la politica. Fazio è considerato figlio dell’ancien régime, vicino al Pd e a Renzi. Quindi cinquestelle e leghisti (che ora comandano in Rai) lo rivedrebbero bene a Rai3, la rete lasciata ai dem. E sono già cominciate le manovre per spedirlo al mittente.

Ma Fazio accetterà la mossa del gambero? Probabilmente no. E sulla sua barca già si ascolta il canto delle sirene (una in verità, quella di Discovery, perché sia Mediaset sia La7 non sono disposte a lanciargli la scialuppa. Almeno per il momento). Al posto di Fazio la domenica sera su Rai1 potrebbe attraccare Massimo Giletti con l’Arena. Un ritorno che il conduttore sogna da tempo, e magari immagina con tanto di applauso commovente all’inizio, tipo quello che accompagnò Enzo Tortora al suo ritorno in video. Ora che ci sono i populisti in sella al cavallo di viale Mazzini, Giletti potrebbe assumere il ruolo di prim’attore.

Qualche altro movimento a Rai1 si intravede anche per la Vita in diretta. La conduzione di Francesca Fialdini sembra destinata ad avviarsi sulla via del tramonto. In lizza per conquistare le telecamere, a fianco di Tiberio Timperi, c’è Elisa Isoardi che potrebbe mollare la Prova del Cuoco.
Canale 5 deve invece correre ai ripari per la prima serata. I film non fanno ascolti. E le fiction vanno forte solo con Gianni Morandi e Ultimo-Bova. Non a caso si chiede un impegno straordinario alle due regine del Biscione. Maria De Filippi che oltre ai suoi consueti impegni – dovrebbe allestire qualche puntata serale speciale di Uomini e Donne, mentre a Barbara d’Urso è stato chiesto di confezionare a breve un programma in prima serata (non è chiaro se sarà reality o intrattenimento). La d’Urso da domenica sera torna con le nuove puntate della fiction La Dottoressa Giò 3. E per Fazio potrebbero sorgere altri problemi.

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Rivoluzione a Rai1, Giletti fa fuori Fazio nel valzer dei conduttoriultima modifica: 2019-01-08T18:45:40+01:00da cristina_a2016

3 thoughts on “Rivoluzione a Rai1, Giletti fa fuori Fazio nel valzer dei conduttori

  1. Malgrado io stimi Giletti devo dire che c’è un baratro di motivazioni che divide la sua storia ed ogni altro riferimento possibile con Tortora. Spero per Giletti che l’aspirazione pur legittima di poter dire “dove eravamo rimasti” sia soltanto un pessimo consiglio di chi ha scritto l’articolo.

    Quanto a Fazio, probabilmente chi la fa l’aspetti.

    Quanto al fatto che anche i nuovi rivoluzionari che si affannano al governo si comportano come i vecchi e non solo in Rai ma, verosimilmente in ogni altro settore del paese, nulla di nuovo e come sempre guai ai vinti. Per cui ancora una volta ci la fa l’aspetti.

    Quanto alla sostituzione della Faldini con Isoardi spero sia una bufala. Ho visto di buon occhio la sostituzione della Clerici con Isoardi, essendomi sembrata la presenza di Clerici nella Prova del Cuoco molto datata, non certamente logora per qualità ma opportunamente da rinnovare. La Isoardi, che a suo tempo si era fatta le ossa sostituendo la Clerici col pancione, partiva da una pool position che la collocava al posto giusto nella scala delle successioni.
    La Faldini, stanti le evidenti doti di simpatia, intelligenza, presenza, non è ancora da rinnovare. Anzi, sarebbe opportuno che i nuovi vincitori dessero un segno di discontinuità comportamentale con chi li ha preceduti. Ma questa probabilmente resterà soltanto l’utopia di un vecchio abbonato Rai

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