Si chiama "Canto d'Honduras" ed è il libro con cui Simone Barbato, mimo di "Avanti un Altro" e concorrente della scorsa edizione dell'Isola dei Famosi, svela alcuni retroscena piccanti del programma. Il 38enne di Ovada, in provincia di Alessandria, ha scritto una sorta di diario da naufrago e nel frattempo sfidato Stefano Bettarini. «Bettarini, l'anno scorso, mi ha criticato, dicendo che cantavo, recitavo poesie ed ero pesante. Lui ha giudicato la mia vita, io ho studiato una vita per fare quello che faccio, ho sudato anni e anni per diplomarmi al Conservatorio, per imparare a scrivere e recitare... Mi sono sentito offeso. Se mi avesse criticato nel calcio, sarei stato zitto ma questo è un campo che non gli compete e non accetto queste parole da uno come lui che non ha certo i mezzi intellettuali per poter giudicare una cosa del genere. E, quindi, mi piacerebbe sfidarlo nel suo campo, con il pallone, sulla sabbia dell'Honduras, in un testa a testa, magari con delle porte fatte con delle foglie di palma», spiega in un'intervista a Gossipblog.
Isola dei Famosi, Simone Barbato e il retroscena hot: «Uno dei concorrenti era vergine»
Si chiama "Canto d'Honduras" ed è il libro con cui Simone Barbato, mimo di "Avanti un Altro" e concorrente della scorsa edizione dell'Isola dei Famosi, svela alcuni retroscena piccanti del programma. Il 38enne di Ovada, in provincia di Alessandria, ha scritto una sorta di diario da naufrago e nel frattempo sfidato Stefano Bettarini. «Bettarini, l'anno scorso, mi ha criticato, dicendo che cantavo, recitavo poesie ed ero pesante. Lui ha giudicato la mia vita, io ho studiato una vita per fare quello che faccio, ho sudato anni e anni per diplomarmi al Conservatorio, per imparare a scrivere e recitare... Mi sono sentito offeso. Se mi avesse criticato nel calcio, sarei stato zitto ma questo è un campo che non gli compete e non accetto queste parole da uno come lui che non ha certo i mezzi intellettuali per poter giudicare una cosa del genere. E, quindi, mi piacerebbe sfidarlo nel suo campo, con il pallone, sulla sabbia dell'Honduras, in un testa a testa, magari con delle porte fatte con delle foglie di palma», spiega in un'intervista a Gossipblog.