Il taglio dei compensi Rai appare – purtroppo – legittimo, visto il contesto storico che si sta vivendo in Italia, tra cassa integrazione che non arriva e stipendi dimezzati, e soprattutto alla luce del calo sensibile delle entrate pubblicitarie di Viale Mazzini durante il lockdown. Tuttavia, annunciarlo poco prima dei palinsesti è stato tatticamente un po’ azzardato, tanto che si è dovuto rimandare l’appuntamento. I tagli dovrebbero essere intorno al 20%, a cominciare dai big come Amadeus, Carlo Conti, Fabio Fazio, Antonella Clerici. La riduzione non dovrebbe toccare i direttori e manager Rai che stanno sul tetto delle 240 mila euro l’anno. Perché per farlo occorrerebbe una legge a proposito. Da segnalare anche il limite che si è messo agli agenti dei vip nelle trasmissioni. Esempio: a Sanremo Lucio Presta con Amadeus non potrà più portare sul palcoscenico tutti i suoi cavalli di razza della scuderia.
La Rai tra i tagli ai compensi, il tris di donne rimaste a piedi e Sottile che può diventare un nuovo caso Giletti
Il taglio dei compensi Rai appare – purtroppo – legittimo, visto il contesto storico che si sta vivendo in Italia, tra cassa integrazione che non arriva e stipendi dimezzati, e soprattutto alla luce del calo sensibile delle entrate pubblicitarie di Viale Mazzini durante il lockdown. Tuttavia, annunciarlo poco prima dei palinsesti è stato tatticamente un po’ azzardato, tanto che si è dovuto rimandare l’appuntamento. I tagli dovrebbero essere intorno al 20%, a cominciare dai big come Amadeus, Carlo Conti, Fabio Fazio, Antonella Clerici. La riduzione non dovrebbe toccare i direttori e manager Rai che stanno sul tetto delle 240 mila euro l’anno. Perché per farlo occorrerebbe una legge a proposito. Da segnalare anche il limite che si è messo agli agenti dei vip nelle trasmissioni. Esempio: a Sanremo Lucio Presta con Amadeus non potrà più portare sul palcoscenico tutti i suoi cavalli di razza della scuderia.