Il Paese dei Giganti

Il ratto di Proserpina


Accanto alla vecchia palma si muove la mano tesa di Proserpina fanciulla, tenuta da muscoli forti su una corona di cavalli, di Moschetti. La parola scende flessuosa come vitreo sudore sulle sue tempie e scivola, lenta che pare la nenia. Parola cantata, parola detta, parola flebilmente suonata. Le parole suadenti non sono precise, sono mormorate di un suono fischiato, sonnolento come acqua di fonte.