17 agosto 2011Con gli odori dell’estate le nostre strade rallentanosui campi di grano dorato, sulle pianure riarsedel paesaggio siculo.I recinti pietrosi sembrano allungarsi con le ombredella sera, contorte sulle foglie della stagione lentae fumosa.Questa sosta di agosto ancora una volta saràrepentina e fugace come una vita.E si realizza la fuga dalle strade tortuose del mondo,dalla fila interminabile degli alberi prigionieri,dai crocicchi di quartiere,dal susseguirsi affannoso di giorni e di notti.Si ferma il turbinio delle parole e dei suoni,il vortice delle immagini negli occhi.Qui rallenta una vita, e da quiin silenzioriparte.