La linea disfatta è un alberoche sbaciucchia la luna,assalita da braccia pendenti,da voci trafitte, stridenti,tradita dalla notte distratta.Così imito la gioia,annodato con me stessoalla ricerca del bandolo,così sobrio m’incanto ai chiarori dell’albaquando spezzano il buio.Uno sguardo, il suo unico albero.Dalla sporca staccionatasi protende l'orologio pensile,mi tocca, mi scuote,e mi rianimocon il sole dei nuovi giorni.