Caffè Arabo

Il rito del caffè trova ampio consenso anche nei Paesi mediorientali ed assume il forte valore simbolico della convivialità e dell’accoglienza.
Tipico, nella cultura araba, il senso dell’ospitalità: condividere tè, caffè o qualsiasi altro tipo di alimento, è parte integrante dello stile di vita quotidiano.
Il caffè arabo è molto diverso da quello italiano e spesso viene confuso con quello turco. Anche se il procedimento risulta abbastanza simile, il Gahwa si distingue per l’aggiunta di spezie: è aromatizzato con zafferano, cardamomo e chiodi di garofano. L’aroma che si propaga è inconfondibile e immediatamente il pensiero spazia verso orizzonti lontani.
Il Gahwa, o Qahwa, si prepara utilizzando la Dallah, tipica caffettiera alta e sinuosa, con uno speciale becco lungo e ricurvo. Si serve in piccole tazze senza manico, a forma di ditale, chiamate finjal. La cura nella scelta degli ingredienti è fondamentale, tanto quanto il tempo da dedicarvi. Nella preparazione del caffè arabo non si deve assolutamente avere fretta, tantomeno quando si accetta di sorseggiarne l’aroma in compagnia. Il tempo fa parte del rituale. E’ buona educazione accettare con gioia un caffè offerto.In quasi tutte le case si utilizza una caraffa-thermos per mantenere il caffè caldo e pronto da servire, in caso di visite. L’antica caraffa era fatta in ottone massiccio e non isolata, quindi andava tenuta costantemente sul fuoco per mantenere il caffè caldo.
Bisogna usare il caffè di qualità arabica; potete acquistare chicchi già tostati o, se siete “temerari“, azzardare il procedimento totale all’antica maniera: rosolare in padella i chicchi freschi e dopo la tostatura, pestarli in un mortaio di pietra insieme a qualche baccello di cardamomo. Dovrete ricavarne un cucchiaino di polvere per persona. Aggiungete lo zucchero e, a piacere, uno o due fili di zafferano, che arricchirà la miscela di un retrogusto particolare e di un accattivante riflesso dorato.
Riempite quindi la Dallah, in alternativa un pentolino, con l’acqua (calcolate una tazza per persona, ed una mezza in più che evaporerà durante il procedimento), portate ad ebollizione ed unitevi la miscela. Quando bolle di nuovo togliete dal fuoco e mescolate. Rimettete sul fuoco e ripetete l’operazione per due o tre volte. Questo procedimento serve, come per il caffè turco, a renderlo denso e ricco di sapori. Durante la tripla bollitura, si consiglia di battere il fondo della caffettiera per evitare che la polvere si attacchi sul fondo richiando di bruciare.

Ricapitolando, per preparare il tradizionale caffè arabo
(per 4 persone) avete bisogno di:
– 3 cucchiai di caffè di qualità arabica
– 2 chiodi di garofano
– 2 cucchiai di cardamomo macinato
– qualche filo di zafferano
– 4 tazze e mezza di acqua.

Terminata l’operazione, distribuite nelle tazzine e aspettate qualche minuto prima di bere, in modo che la polvere si depositi sul fondo.

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