4: sotto un cavolo!

Oggi per cambiare scriverò non prima di andare a dormire ma prima di prepararmi per domattina…mi aspetta ” ‘na tirata “.

Oggi una conoscente incontrata per caso dopo poche battute di circostanza mi ha detto che sono sempre stato la sua passione.

Cavolo.

“Ci sono rimasto”: è davvero una bella ragazza.

Io non ci ho mai pensato in quanto l’ho sempre ritenuta irraggiungibile.

Al di la’ della sua situazione economica molto agiata (è piena di soldi), del suo essere (ancora) fidanzata col super-manager-figo che è anche un bravo ragazzo, e al di la del suo essere straintelligente (con mega master annesso), è proprio proprio una bella ragazza.

Mi ha lasciato di sasso, e, probabilmente complice anche la mia reazione di disagio, ha farfugliato qualcosa sparendo alla mia vista quasi prima che potessi balbettare “devo scappare anche io, ci sentiamo“.

Premesso che è fidanzata e premesso che non avrei mai immaginato cosa mi avrebbe detto ora ripenso a dove dovevo scappare?

Ma cavolo!

Essendo rientrato in città da poco non ho il suo numero ne ricordo il suo cognome…ma poi la cercherei per cosa? Per complicarli la vita?

Chissà quante volte mi sono sentito solo negli anni e lei era li.

Quanto tempo passato dietro a ragazze che mi han fatto solo soffrire  e lei era li.

(a onor di cronaca qualcuna l’ho fatta soffrire ma mio malgrado, non mi è mai piaciuto prendere in giro le altre persone)

Quindi?

Quindi lascerò le cose così e non la cercherò.

I suoi sono anche conoscenti di famiglia, e anche se lei abita sola da anni non posso proprio chiedere…penso sia meglio dimenticarmi dell’accaduto quanto prima.

Ma cavolo.

Non la cercherò e finirò questo post con una canzone di Vasco, no, non sono il tipo da Vasco ma ora ci sta proprio bene.

Si finirò questo post  pensando alle lucciole che avremmo potuto vedere nel bosco la sera, al pulviscolo contro luce delle giornate di primavera che avrei potuto vivere mano nella mano con lei…

e non perdendomi dietro a qualche finestrino da solo, ma cavolo…

 

Bhe buonanotte      :.C

 

 

 

3°notte. Single.

Se parlo di donne e perchè sono un uomo. Fossi una donna probabilmente potrei non variare di molto questo post parlando di uomini, nel 2017 non siamo più così diversi.

 

Oggi ho rivisto un amico dopo molto tempo; lui come me si è ritrovato single dopo i 35: logicamente ( ;D ) abbiamo finito per parlare esclusivamente delle nostre ultime esperienze sentimentali.

Le ragazze che ci siamo trovati a frequentare erano come noi accomunate dall’aver passato i 30 anni e dall’aver voglia di una relazione duratura.

Wolves

La leggenda dice che per gli uomini è diverso:

Anche se buona parte degli uomini, proprio come le donne, passati i 30 anni, sopravvive nell’attesa di vivere il grande amore del “finche morte non gli separi” esiste ancora in molte fanciulle l’atavica credenza che l’uomo, a meno che l’amore non lo abbia completamente privato della sua originale natura diabolica rincoglionendolo,  voglia procreare a 75 anni con l’ultimo seme utile, per poi morire prima di aver dovuto cambiare un singolo pannolino.

Ci sono mille categorie di uomini, gran parte delle quali può portare all’idea di evirarsi per non esservi accomunati, ma come molti altri io voglio innamorarmi e stabilirmi per quanto con intensità variabile :

1: metereopaticamente: d’autunno con le foglie per terra che tu sia a central park, a Notting hill o a Cernusco sul Naviglio se sei single hai bisogno di coccole e cioccolato.

2: bipolarmente: se siete anche solo mediamente carini/e fate un esperimento antropologico e andate per una settimana per le discoteche della riviera con gli amici (o amiche) giusti. La seconda notte al terzo mojito guardando gli addominali del barman o i glutei della barlady non vi immagino proprio a pensare all’impellenza di accasarvi. Ma sta a voi confutarlo.

Il problema è che la voglia naturale di “stabilirsi” era nelle ragazze da noi frequentate espressa in maniera talmente ansiosa da diventare la causa della cessazione (da parte nostra, ca va sans dire) dei rapporti sentimentali.

Immagino che forse proprio l’ansia di morire sole e senza figli (e a volte senza neppure animaletti da trattare come tali), qualora non ne avessero, le abbiano portate a pretendere che noi due dovessimo essere, fin dai primissimi incontri, i ragazzi “giusti”.

Per quanto non brami rientrare tra i blogger più seguiti d’Italia (3 post, autoironia certo…) vorrei solo, senza generalizzare, potesse essere uno spunto di riflessione per alcune ragazze, un piccolo “inception” (anche se non aprirò una Ong dedicata all’incredibile servizio sociale che vi sto donando).

Purtroppo non ho modo di farlo con le ragazze che ho frequentato ultimamente ma se avessi potuto gli avrei detto:

“vuoi che vada bene? Anzitutto vivila con serenità e conoscimi davvero; se poi ti piaccio realmente e tu piaci a me l’amore e la voglia di stare insieme sbocceranno naturalmente… e magari sarò cotto a tal punto che potrai convincermi a prender casa vicino ai tuoi, a farti dare il nome ai nostri figli e a farti scegliere la wedding che preferisci anche se la più cara sul mercato senza farmi ipnotizzare”

“Buona la prima” vale solo per i nati prima del 1970, per Ale e Franz, per chi ha una fortuna sfacciata, per chi si accontenta o per chi ha troppa paura di lasciarsi.

Se non si fa parte delle categorie suddette come me e loro penso sia meglio cercare di prenderla con più calma, tutto qui.

E se siete avete il dubbio di essere una delle suddette ex…no non sono io, quanti ragazzi di 36 anni abitano a Milano?

 

Buonanotte