LA BENEDIZIONE DELLA REGINA DELLA PACE

A Medjugorje la Madonna ha detto di mandare la benedizione materna a tutti per ottenere grazie particolari.
Per chi ha fede benedite i vostri familiari e i vostri amici. Per chi non ha fede fate la stessa benedizione, però mentalmente. Avrà lo stesso effetto. Vi consiglio queste parole:
“IO TI BENEDICO NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO, PER INTERCESSIONE DELLA REGINA DELLA PACE…CHE TI POSSA CONCEDERE L’AMORE DI DIO , LA PACE E LA LIBERAZIONE DI OGNI MALE. AMEN “.
Si racconta di un infermiere che conoscendo la benedizione materna di Medjugorje la praticò sugli ammalati, i quali, alcuni di questi ricevettero la pace e qualcuno anche la guarigione totale.
Praticate questa benedizione di Dio e nell’intercessione di Maria.
(Antonio Norrito)

Francesca GD

Il Signore ama il suo popolo

Come potrò mai sondare e comprendere un così profondo e santo mistero? O Signore, nella semplicità del mio cuore, in pienezza e sicurezza di fede e in adesione al tuo comando, mi accosto a te con speranza e devozione: credo veramente che tu sia presente qui nel Sacramento, Dio e uomo.

L’Imitazione di Cristo
Aggeo 1,1-8; Sal 149; Luca 9,7-9

PREGHIERA ALLA NOSTRA MAMMA CELESTE

PREGHIERA ALLA NOSTRA MAMMA
Nella parola Ave, stupisci del Nome di Tua Madre, l’Immacolata Maria, mare immenso di amore e di dolore. Osserva Colei che è la piena dei doni di Dio, che l’ha arricchita. Di grazia che che risplende dall’animo Suo tanto amante e sensibile verso il Suo Creatore e Figlio Suo e, anche verso noi poveri peccatori. Lei è degna certamente di essere più amata, più invocata di tutti; Lei, la benedetta fra tutte le donne. La più Santa, l’unica in cui credere è Benedetta, la Sua Benedizione rimane in eterno. E benedetto è il frutto che Lei ha donato e offerto al mondo: Gesù Cristo. Il Santo, il consacrato, l’Unto, il Messia. La Sua santità è elevata a tal misura che noi non potremo mai comprenderla pienamente. Lei, è Santa perché adora, Lei è Santa perché ama, Lei è Santa perché è perfetta nel vivere la volontà del Padre.
Quando le ripeti Santa Maria tutta la Corte Celeste esulta di gioia, riversando abbondanti rivoli di grazie su questa arida terra; La si onora così, invocandola amandola e imitandola, comprendendo che nessuna creatura sarà mai Santa quanto lo è Maria. Quando comprendi col cuore che è Madre di Dio; ti accorgi della Sua sublime eccellenza, alla quale è stata chiamata. E poi confidale i tuoi bisogni, le tue afflizioni, le tue speranze e dille: Prega per noi. Per noi che siamo poveri e miseri, per noi peccatori; la quale ora è incerta, il timore del peccato e il demonio spaventano di continuo la nostra vita e la rendono insicura fino al fine. Ma noi abbiamo bisogno che Tu adesso e poi nell’ora della nostra morte renda soave questo passaggio all’eternità.
In verità, siamo indegni della salvezza Eterna ma Tu, che ci ami, Tu che sei l’ancora della nostra speranza, non permetterai che noi, Tuoi servi, ci perdiamo in questa valle di lacrime. Quanto Sei cara per noi Madre!
[Antonio Lazzaro – Agosto 2011]

dalle profezie di padre Pio

Dalle “Profezie di Padre Pio”: “La vostra epoca sarà testimone di un terribile castigo. Uragani di fuoco saranno scagliati dalle nuvole e si estenderanno su tutta la terra. Temporali, tempeste, tuoni e piogge ininterrotte, terremoti copriranno la terra durante tre giorni. Seguirà allora una pioggia di fuoco ininterrotta, per dimostrare che Dio è Signore della creazione.
Coloro che sperano e credono nella Mia Parola non dovranno temere, né dovranno temere nulla coloro che divulgheranno il Mio messaggio, perché non li abbandonerò. Per prepararvi a questa prova, vi darò dei segni e delle istruzioni. La notte sarà freddissima, il vento spunterà, il tuono si farà sentire. Chiudete tutte le porte e tutte le finestre. Non parlate con nessuno di fuori. Inginocchiatevi davanti al vostro Crocifisso; pentitevi dei vostri peccati; pregate Mia Madre di ottenere la Sua protezione.
Non guardate fuori durante il terremoto, perché l’ira del Padre Mio è santa, non sopportereste la vista della Sua ira…
Nella terza notte cesseranno i terremoti ed il fuoco, ed il giorno dopo il sole risplenderà di nuovo. Gli angeli scenderanno dal cielo e porteranno sulla terra lo spirito della pace. Un terzo dell’umanità perirà…
… Vi ho già detto che verranno a mancare le cose più essenziali. Fate delle provviste, almeno per tre mesi… Tutto precipiterà in pochissimo tempo. Quando ve ne renderete conto, avrete già la valanga addosso. L’umanità è vicina al baratro… Cercate di stare vicini, di aiutarvi, perché avrete bisogno l’un l’altro di aiuto. Il ritorno di Cristo non è vicino… ma manca poco. Preparatevi… Sono angosciato, molti uomini hanno davanti il precipizio e non lo vedono.

 

ARTICOLO DI PADRE SAVINO TAMANZA

MAGISTERO DIMENTICATO?  (Padre Savino)

 

San Giovanni Paolo II 1. Il Signore Gesù, prima di ascendere al cielo, affidò ai suoi discepoli il mandato di annunciare il Vangelo al mondo intero e di battezzare tutte le nazioni: «Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato» (Mc 16,15-16); «Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,18-20; cf. anche Lc 24,46-48; Gv 17,18; 20,21; At 1,8). La missione universale della Chiesa nasce dal mandato di Gesù Cristo e si adempie nel corso dei secoli nella proclamazione del mistero di Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, e del mistero dell’incarnazione del Figlio, come evento di salvezza per tutta l’umanità. Sono questi i contenuti fondamentali della professione di fede cristiana: « Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, Unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, consustanziale al Padre, per mezzo del quale sono state create tutte le cose. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, patì, fu sepolto e il terzo giorno risuscitò secondo le Scritture, salì al cielo, siede alla destra del Padre, verrà di nuovo con gloria a giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo Battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà » [1]. 2. La Chiesa, nel corso dei secoli, ha proclamato e testimoniato con fedeltà il Vangelo di Gesù. Al termine del secondo millennio cristiano, però, questa missione è ancora lontana dal suo compimento [2]. È per questo più che mai attuale oggi il grido dell’apostolo Paolo sull’impegno missionario di ogni battezzato: «Non è infatti per me un vanto predicare il vangelo; è una necessità che mi si impone: guai a me se non predicassi il vangelo!» (1 Cor 9,16). Ciò spiega la particolare attenzione che il Magistero ha dedicato a motivare e a sostenere la missione evangelizzatrice della Chiesa, soprattutto in rapporto alle tradizioni religiose del mondo [3]. Prendendo in considerazione i valori che esse testimoniano ed offrono all’umanità , con un approccio aperto e positivo, la Dichiarazione conciliare sulla relazione della Chiesa con le religioni non cristiane afferma: «La Chiesa cattolica nulla rigetta di quanto è vero e santo in queste religioni. Essa considera con sincero rispetto quei modi di agire e di vivere, quei precetti e quelle dottrine che, quantunque in molti punti differiscano da quanto essa stessa crede e propone, tuttavia non raramente riflettono un raggio di quella verità che illumina tutti gli uomini» [4]. Proseguendo su questa linea, l’impegno ecclesiale di annunciare Gesù Cristo, «la via, la verità e la vita» (Gv 14,6), si avvale oggi anche della pratica del dialogo interreligioso, che certo non sostituisce, ma accompagna la missio ad gentes, per quel «mistero di unità », dal quale « deriva che tutti gli uomini e tutte le donne che sono salvati partecipano, anche se in modo differente, allo stesso mistero di salvezza in Gesù Cristo per mezzo del suo Spirito» [5]. Tale dialogo, che fa parte della missione evangelizzatrice della Chiesa [6], comporta un atteggiamento di comprensione e un rapporto di conoscenza reciproca e di mutuo arricchimento, nell’obbedienza alla verità e nel rispetto della libertà [7]. 3. Nella pratica e nell’approfondimento teorico del dialogo tra la fede cristiana e le altre tradizioni religiose sorgono domande nuove, alle quali si cerca di far fronte percorrendo nuove piste di ricerca, avanzando proposte e suggerendo comportamenti, che abbisognano di accurato discernimento. In questa ricerca la presente Dichiarazione interviene per richiamare ai Vescovi, ai teologi e a tutti i fedeli cattolici alcuni contenuti dottrinali imprescindibili, che possano aiutare la riflessione teologica a maturare soluzioni conformi al dato di fede e rispondenti alle urgenze culturali contemporanee. […]. 4. Il perenne annuncio missionario della Chiesa viene oggi messo in pericolo da teorie di tipo relativistico, che intendono giustificare il pluralismo religioso, non solo de facto ma anche de iure (o di principio). Di conseguenza, si ritengono superate verità come, ad esempio, il carattere definitivo e completo della rivelazione di Gesù Cristo, la natura della fede cristiana rispetto alla credenza nelle altre religioni, il carattere ispirato dei libri della Sacra Scrittura, l’unità personale tra il Verbo eterno e Gesù di Nazareth, l’unità dell’economia del Verbo incarnato e dello Spirito Santo, l’unicità e l’universalità salvifica del mistero di Gesù Cristo, la mediazione salvifica universale della Chiesa, l’inseparabilità , pur nella distinzione, tra il Regno di Dio, Regno di Cristo e la Chiesa, la sussistenza nella Chiesa cattolica dell’unica Chiesa di Cristo. Le radici di queste affermazioni sono da ricercarsi in alcuni presupposti, di natura sia filosofica, sia teologica, che ostacolano l’intelligenza e l’accoglienza della verità rivelata. Se ne possono segnalare alcuni: la convinzione della inafferrabilità e inesprimibilità della verità divina, nemmeno da parte della rivelazione cristiana; l’atteggiamento relativistico nei confronti della verità , per cui ciò che è vero per alcuni non lo sarebbe per altri; la contrapposizione radicale che si pone tra mentalità logica occidentale e mentalità simbolica orientale; il soggettivismo di chi, considerando la ragione come unica fonte di conoscenza, diventa « incapace di sollevare lo sguardo verso l’alto per osare di raggiungere la verità dell’essere» [8]; la difficoltà a comprendere e ad accogliere la presenza di eventi definitivi ed escatologici nella storia; lo svuotamento metafisico dell’evento dell’incarnazione storica del Logos eterno, ridotto a mero apparire di Dio nella storia; l’eclettismo di chi, nella ricerca teologica, assume idee derivate da differenti contesti filosofici e religiosi, senza badare né alla loro coerenza e connessione sistematica, né alla loro compatibilità con la verità cristiana; la tendenza, infine, a leggere e interpretare la Sacra Scrittura fuori dalla Tradizione e dal Magistero della Chiesa. In base a tali presupposti, che si presentano con sfumature diverse, talvolta come affermazioni e talvolta come ipotesi, vengono elaborate alcune proposte teologiche, in cui la rivelazione cristiana e il mistero di Gesù Cristo e della Chiesa perdono il loro carattere di verità assoluta e di universalità salvifica, o almeno si getta su di essi un’ombra di dubbio e di insicurezza. […]. Coloro che obbediscono alla mozione dello Spirito di verità sono già sul cammino della salvezza; ma la Chiesa, alla quale questa verità è stata affidata, deve andare incontro al loro desiderio offrendola loro. Proprio perché crede al disegno universale di salvezza, la Chiesa deve essere missionaria » [96]. Il dialogo perciò, pur facendo parte della missione evangelizzatrice, è solo una delle azioni della Chiesa nella sua missione ad gentes [97]. La parità , che è presupposto del dialogo, si riferisce alla pari dignità personale delle parti, non ai contenuti dottrinali né tanto meno a Gesù Cristo, che è Dio stesso fatto Uomo, in confronto con i fondatori delle altre religioni. La Chiesa infatti, guidata dalla carità e dal rispetto della libertà [98], dev’essere impegnata primariamente ad annunciare a tutti gli uomini la verità , definitivamente rivelata dal Signore, ed a proclamare la necessità della conversione a Gesù Cristo e dell’adesione alla Chiesa attraverso il Battesimo e gli altri sacramenti, per partecipare in modo pieno alla comunione con Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. D’altronde la certezza della volontà salvifica universale di Dio non allenta, ma aumenta il dovere e l’urgenza dell’annuncio della salvezza e della conversione al Signore Gesù Cristo. 23 La presente Dichiarazione, nel riproporre e chiarire alcune verità di fede, ha inteso seguire l’esempio dell’Apostolo Paolo ai fedeli di Corinto: « Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto » (1 Cor 15,3). Di fronte ad alcune proposte problematiche o anche erronee, la riflessione teologica è chiamata a riconfermare la fede della Chiesa e a dare ragione della sua speranza in modo convincente ed efficace. I Padri del Concilio Vaticano II, trattando il tema della vera religione, affermarono: « Noi crediamo che questa unica vera religione sussiste nella Chiesa cattolica e apostolica, alla quale il Signore Gesù ha affidato il compito di diffonderla tra tutti gli uomini, dicendo agli apostoli: “Andate dunque, ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato” (Mt 28,19-20). E tutti quanti gli uomini sono tenuti a cercare la verità , specialmente in ciò che riguarda Dio e la sua Chiesa e, una volta conosciuta, ad abbracciarla e custodirla » [99]. La rivelazione di Cristo continuerà ad essere nella storia « la vera stella di orientamento » [100] dell’umanità intera: « La Verità , che è Cristo, si impone come autorità universale » [101]. Il mistero cristiano, infatti, supera ogni barriera di tempo e di spazio e realizza l’unità della famiglia umana: « Da diversi luoghi e tradizioni tutti sono chiamati in Cristo a partecipare all’unità della famiglia dei figli di Dio […]. Gesù abbatte i muri di divisione e realizza l’unificazione in modo originale e supremo mediante la partecipazione al suo mistero. Questa unità è talmente profonda che la Chiesa può dire con san Paolo: “Non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio” (Ef 2,19) » [102]. (Dichiarazione “Dominus Iesus” circa l’unità e l’universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa, 6 agosto 2000) 2.

Ultimo Messaggio di Medjugorje, 2 settembre 2017 [O] – Apparizione a Mirjana

Mirjana during an apparition^
Cari figli, chi potrebbe parlarvi meglio di me dell’amore e del dolore di mio Figlio? Ho vissuto con lui, ho patito con lui. Vivendo la vita terrena, ho provato il dolore, perché ero una madre. Mio Figlio amava i progetti e le opere del Padre Celeste, il vero Dio; e, come mi diceva, era venuto per redimervi. Io nascondevo il mio dolore per mezzo dell’amore. Invece voi, figli miei, voi avete diverse domande: non comprendete il dolore, non comprendete che, per mezzo dell’amore di Dio, dovete accettare il dolore e sopportarlo. Ogni essere umano, in maggior o minor misura, ne farà esperienza. Ma, con la pace nell’anima e in stato di grazia, una speranza esiste: è mio Figlio, Dio generato da Dio. Le sue parole sono il seme della vita eterna: seminate nelle anime buone, esse portano diversi frutti. Mio Figlio ha portato il dolore perché ha preso su di sé i vostri peccati. Perciò voi, figli miei, apostoli del mio amore, voi che soffrite: sappiate che i vostri dolori diverranno luce e gloria. Figli miei, mentre patite un dolore, mentre soffrite, il Cielo entra in voi, e voi date a tutti attorno a voi un po’ di Cielo e molta speranza. Vi ringrazio. 

ECO DI MEDJUGORJE

Perchè questa guerra proprio dove è arrivata Maria Regina della Pace? 

Vicka risponde:
Ho chiesto a Vicka di aiutarmi a capire perchè c’è questa terribile guerra proprio in questo Paese dove la Madonna da oltre dieci anni invita alla pace. Ella ha risposto:
“La Madonna già dieci anni fa ha detto che il suo primo messaggio è la pace; ma la gente si domandava perchè la Madonna parlasse di pace; e non pregava per la pace quando tutto andava bene, non c’era la guerra nè litigi. E la Madonna tante volte ripeteva: “Pregate per la pace! Pregate per la pacet” Ma noi non abbiamo mai preso con serietà questo invito. E adesso che siamo in questa situazione —e certo la Madonna sapeva che sarebbe avvenuto questo—, adesso che è uscito tutto fuori, vedi? Tutta la nostra gente è preoccupata: si prega, salgono sul monte delle apparizioni e sul Krizewac; e ogni sera si prega il Rosario (nelle piazze di ogni paese e di ogni città). E solo questo ora può aiutare la Croazia.
Come è avvenuto questo? E’ avvenuto perchè noi pensiamo troppo poco a Dio e alla sua gloria: pensiamo solo a noi, di vivere bene, che tutto vada bene, in modo superficiale. Anche prima c’erano delle guerre dentro nei nostri cuori; ma ora questa guerra è uscita fuori! E adesso occorre tantissima preghiera per farla cessare !D’altra parte quando si cerca una libertà su questa terra, come noi l’aspettiamo per la Croazia, non si può raggiungerla senza sofferenza e senza sangue”.
Mi è sembrato meno ottimista Padre Slavko Barbaric’. Alla mia domanda: come pensi che si evolva questa terribile situazione?, ha risposto: “Ci distruggono tutti”

Francesca GD

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