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Ricetta

Allora stasera ho preparsto i peperoni ripieni a modo mio. Ingredienti:1peperone grosso a testa, pane grattugiato cacio cavallo sia grattugiato che a pezzetti, passolini e pinoli pomodorini , salsa di pomodoro 1 cipolla olio d’oliva sale e 1 pizz.di peperoncino.
Procedimento: rosolare la cipolla leggermente, agg, ipassolini e pinoli ed il pangrattato , mescolare e spegnere il gas, aggiungere il formaghio gratt +quello a pezzetti i pomodorini a chessi a pezzetti il peperoncino ed un po di sale mescola tutto.taglia i peperoni nel senso della lunghezza priva dai semi e dai filamenti bianchi riempili col composto riponi in una teglia con carta forno, metti su ogni barchetta di peperone 2 cucchiai di salsa di pomodoro e inforna a 180 fino a cottura.sono buonissimi ed è un piatto unico.se non avete il cacio cavallo usate il pecorino o comunque un formaggio gustoso.buon appetito.
Tempo di cottura 2/4 d’ora
Per la ricetta ringraziamo
Maria Guarino

Buondi a tutte le Mamme

  1. Una #mamma, prima, per nove mesi è una donna che dentro di sé ha due cuori.Una mamma, poi, per tutta la #vita è una donna che osserva l’altro suo #cuore vivere e crescere nel corpo di suo #figlio. Una mamma non nasce #mamma, lo diventa.Una mamma piange ridendo e canta soffrendo.Una mamma guarisce i graffi e le ferite con una carezza magica.Una mamma è un #posto caldo dove trovare sempre un #abbraccio.Una mamma è quell’odore di #buono che ti fa tornare #bambino.Una mamma è chi ti lascia andare anche se vorrebbe tenerti stretto a sé.
    Una mamma è una #canzone nella notte.Una mamma è una ninna nanna speciale.Una mamma è uno #sguardo che non ha bisogno di #parole.Una mamma è quella che sa, sempre, cosa è la cosa migliore per il proprio bambino.Una mamma è quella #mano che ti teneva mentre traballavi imparando a camminare.Una mamma è il bum bum del #cuore che senti appoggiando la #testa sul suo petto.Una mamma è dove tornare quando non sai dove andare.Una mamma è una #tigre nel corpo di uno #scoiattolo morbido.Una mamma è una #parola, la prima che hai detto.Una mamma è un #sorriso, il primo che hai visto.
    Una mamma è una #voce, la prima che hai udito.Una mamma è un #sapore, il primo che hai assaggiato.Una mamma è una #culla, la prima che hai avuto.Una mamma è colei che soffrendo ti ha fatto #.E ti ha parlato nel cuore della #notte.Quando tutto il #mondo è addormentato.
    E nessuno, tranne te, udiva le sue parole.E, tenendoti fra le #braccia, ti avvolgeva di un amore che ha una forza inaudita.Una mamma è un #sole che brilla e una stella che scintilla.È un #fuoco che brucia e un calore che #avvolge.
    È una #gioia senza fine e un #pensiero senza voce.
    È una cosa così #grande che, forse, non bastan le #parole….

Ho continuato…

Ho continuato a pensarti perché, pensarti, era il modo più bello di aderire perfettamente a me stesso. Non l’ho fatto per te, non l’ho fatto per me, l’ho fatto perché qualunque altra cosa sarebbe stata forzata e innaturale. L’ho fatto perché l’ha chiesto il mio cuore, e poi la mia testa. L’ho fatto in silenzio perché è in silenzio che si fa. Nei miei silenzi c’è tutta la mia vita. È nei miei silenzi che, chi avrà voglia di farlo, dovrà venire a cercare le risposte più profonde, è lì che, al buio, potrà accendere un fiammifero, avvicinarsi e sussurrarmi “perché?”, “come?”…”quando?”…

L’associazione Amici Oncologia Bianucci

L’Associazione si occupa di raccogliere fondi per sostenere la Struttura complessa Oncologica dell’Ospedale San Paolo di Savona e il malato oncologico, portando avanti lo spirito di lavoro del Dottor Bianucci.

È possibile aiutare l’Associazione nella raccolta fondi anche a distanza donando il 5×1000 della propria dichiarazione redditi. Per scoprire come fare

Come Contribuire

Ogni vostro contributo economico, qualunque sia l’importo, è utile ed importante per le attività dell’Associazione

Potete sostenere gli Amici del Centro Oncologico Bianucci di Savona effettuando una donazione oppure diventando soci.

In Posta tramite versamento su CC postale n° 10630176
In Banca tramite bonifico bancario sulle coordinate:
CARIGE – IBAN: IT27 M061 7510 6100 0000 0683 380
oppure IBAN: IT91 Z076 0110 6000 0001 0630 176
CASELLA POSTALE 131

5×1000

Destinando alla nostra Associazione il 5 per mille dell’IRPEF, puoi aiutarci a continuare ed ampliare le nostre attività:

Destinare il 5 per mille all’Associazione Amici Centro Oncologico P.Bianucci-ONLUS è semplice; nel modello per la dichiarazione dei redditi basta:

1) Mettere la propria firma nel riquadro: Sostegno volontariato
2) Indicare il codice fiscale dell’Associazione: 92014860099

Modello 730modello730

Modello Unicomodellounico

Modello CUDmodellocud

Modello Minimodellounicomini

Il periodo di consegna dei vari modelli di dichiarazione dei redditi si avvicina ed è l’occasione per ricordare a tutti i Soci quanto fondamentale sia il contributo del 5 per mille per sostenere e proseguire l’attività della nostra Associazione per l’Ospedale S.Paolo, per Savona, per la lotta ai tumori.

Il 5 per mille NON è una spesa che si aggiunge alle tasse da pagare, ma una quota delle imposte a cui lo Stato rinuncia per destinarla alle associazioni ONLUS, che operano in attività di utilità sociale, senza fini di lucro.

Tale quota viene direttamente prelevata dall’IRPEF dovuta, senza nessun aumento delle imposte che il contribuente dovrebbe comunque versare.

Se non si indica una ONLUS cui destinare il 5 per mille, questa quota andrà comunque allo Stato.

TUTTI possono destinare il 5 per mille: lavoratori dipendenti, pensionati, liberi professionisti, titolari di ditta individuale, agenti di commercio, negozianti, artigiani, casalinghe.

Chi non deve presentare la dichiarazione dei redditi, per destinare il 5 per mille, deve compilare la scheda che ha ricevuto insieme al Modello CUD e consegnarla al CAF.

Il 5 per mille ad una ONLUS NON sostituisce la donazione dell’8 per mille alle confessioni religiose o allo Stato.

Dario Fo bandito in Turchia «È come vincere il secondo Nobel»

I suoi testi teatrali censurati insieme a quelli di Shakespeare, Cechov e Brecht «Sono tutti morti tranne me, speriamo che Erdogan non lo venga a sapere»

«Sono onorato. Manderò una lettera di ringraziamento a Erdogan per avermi inserito in un così nobile consesso». Con la consueta ironia Dario Fo commenta la sua messa al bando dai teatri turchi insieme con Shakespeare, Cechov e Brecht. «Un’ottima compagnia. Lo considero un secondo premio Nobel».

Come ha saputo di esser stato censurato?
«Mi ha telefonato un’amica attrice turca. Molti miei testi erano in scena nei giorni scorsi nel Paese. Tra cui Non si paga non si paga e Morte accidentale di un anarchico. Quest’ultimo deve aver dato molto fastidio perché è stato letto come un’accusa alla polizia turca e ai suoi metodi».

In effetti qualche analogia la si può trovare…
«Le bombe nelle strade, gli innocenti in galera, le torture, gli insabbiamenti della verità…. Tutti elementi di quelle che, sotto ogni bandiera, si chiamano “stragi di stato”».

Denunce che i regimi non sopportano, nemmeno in scena. Erdogan dice che vuole solo il teatro turco.
«Quando si fa dell’autarchia culturale è un triste segno. Quando ci si accanisce contro il teatro, contro la cultura vuol dire che si ha paura del punto di vista degli altri. Che ci si sente in pericolo. Il fascismo ha dato il suo peggio quando agonizzava. In questo senso c’è da ben sperare per la Turchia».

È mai stato in questo Paese?
«No. E a questo punto non credo sia il caso… Da quelle parti vanno giù pesanti. Ricordo bene cosa successe nel ’93 in Anatolia, quando in un albergo di Sivas furono bruciati vivi 33 intellettuali».

Alla fine questo bando la diverte?
«Non tanto. Sono fiero di essere ritenuto pericoloso anche da quelle parti. Per mestiere ho sempre rotto le scatole a tutti, per decenni in Italia in epoca Dc sono stato censurato, bandito dalle chiese e dalle Tv. Che quelle mie pièce siano ancora urticanti per qualcuno mi rende felice. In più c’è il problema Darwin. Di recente mi sono occupato di lui sia in un libro sia con una mostra di dipinti. In Turchia per alcuni è visto come il fumo negli occhi, tanto che esiste un movimento anti Darwin creato da Said Nursi, guarda caso il mentore di Erdogan».

Al cui fianco ora si è schierato anche Putin…
«Non certo per ragioni scientifiche… Il petrolio e gli affari, come dice papa Francesco, sono la molla di tutto. Valgono più della bellezza, dell’amore, del rispetto degli altri».

Insomma, è un po’ preoccupato lo è.
«Certo che lo sono. Erdogan ci ha citato in quattro, e di quei quattro io sono l’unico vivente. Forse lui non lo sa. E spero che nessuno glielo vada a dire».

di Giuseppina Manin

 

Spice, l’erba sintetica che trasforma i consumatori in zombie psicotici

In Europa già trenta morti, arriva la stretta dell’Ue. In Italia l’ha provata un ragazzo su dieci

Come zombie. Decine di persone barcollano per le strade di Brooklyn in una mattina qualunque di luglio. Alcuni inveiscono contro i passanti, altri si accasciano sui marciapiedi, una donna sembra vittima di un attacco epilettico. Il giorno dopo l’epidemia si allarga ad altri quartieri di New York. Dopo 72 ore gli ospedali della Grande Mela contano 130 persone ricoverate. La diagnosi è sempre la stessa: overdose da cannabinoidi sintetici.

Spice, Black Mamba, K2. Il nome cambia, gli effetti no: aggressività, ipertensione, accelerazione del battito cardiaco, aumento della pressione sanguigna, visione offuscata, allucinazioni sensoriali, psicosi. La nuova droga che spaventa le autorità di mezzo mondo non ha niente a che vedere con la marijuana. Consiste invece in un miscuglio di erbe essiccate e innaffiate di sostanze chimiche. Mercoledì la Commissione europea ha proposto di velocizzare la raccolta dei dati e le procedure di valutazione da parte dell’Osservatorio europeo delle droghe e le tossicodipendenze per ottenere risposte più rapide contro le nuove sostanze psicoattive. Secondo Bruxelles l’erba chimica, spesso creata nei laboratori cinesi, «ha una tossicità elevata e può causare seri danni alla salute».

di Gabriele Martini

la donna ha detto al marito di non toccare quella scatola, che conteneva il suo più grande segreto

Una coppia che aveva trascorso tutta la sua vita insieme fin dalla loro prima giovinezza è stata separato dalla morte. Per tutta la sua vita, la donna ha detto al marito di non toccare quella scatola, che conteneva il suo più grande segreto.

Il marito ha sempre rispettato il suo desiderio, anche se a volte la tentazione era forte. Ma un giorno, sua moglie si ammalò gravemente, e quando era sul punto di morte chiese al marito di prendere la scatola e aprirla.

 

Lei gli chiese di aprila.

Al suo interno, ha trovato due cose: due bamboline di lana e una somma di $ 100.000!

Lei gli disse che sua madre gli aveva insegnato il segreto per un buon matrimonio: non arrabbiarsi contro il marito. Così, quando era arrabbiata, si metteva nella sua stanza e creava queste piccole bambole di lana per riconquistare la sua compostezza. Lui era molto felice di sentirsi dire che in tutta la vita trascorsa insieme, aveva fatto arrabbiare sua moglie solo due volte!

Ma il marito aveva ancora un dubbio: si chiedeva da dove provenisse quella quantità monumentale di denaro? Sua moglie ha risposto con un sorriso: “Questo è il denaro che ho raccolto con la vendita di tutte le altre bambole!”

Anche Spoleto a favore delle popolazioni terremotate

  • Anche Spoleto a favore delle popolazioni terremotate. Adesso in piazza Garibaldi l’amantriciana solidale. Partecipate!!! Offerta minima di 5 euro per un piatto di amatriciana. L’incasso sarà devoluto in beneficenza
    Nell’ambito de La SpoletoNorcia in MTB in collaborazione con Con Spoleto Consorzio Turistico Confcommercio Spoleto e Ristorante Sale in Zucca