Terremoto, scossa di magnitudo 4.3 in provincia di Perugia: paura nella notte a Norcia

Paura nella notte a Norcia (Pg) dove si è verificata una scossa di magnitudo 4.3. La scossa, avvertita dalla popolazione, è stata rilevata dall’Ingv alle ore 3.34 a una profondità di 11 km. Altre quattro scosse di magnitudo inferiore, l’ultima alle 6.58, si sono susseguite sempre nella stessa area.

La scossa di terremoto di magnitudo 4.3 registrata alle 3:34 della notte in provincia di Perugia è stata seguita nella stessa zona da altre scosse di minore intensità. La più forte, di magnitudo 3.0, alle 5.19. Scosse di intensità tra il 2 e il 3 sono state registrate dall’ Ingv durante la notte anche ad Ascoli Piceno e nel Reatino.

Buondi con la “Ciambella al cappuccino”

INGREDIENTI

•250 g di farina
•100 g di fecola di patate
•200 g di zucchero
•80 g di burro
•2 uova
•100 ml di caffè
•150 ml di latte
•1 bustina di lievito per dolci

Preparazione

In una terrina sbattete le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso.

Aggiungete il burro fuso mescolando bene, il caffè mescolato con il latte, la farina e la fecola.

Lavorate bene e per ultimo aggiungete il lievito.

Imburrate e infarinate uno stampo per ciambelle, versatevi il composto ed infornate a 180 ‘ per 35 minuti.

California, arriva il tessuto che rinfresca come l’aria condizionata

Sarebbe l’ideale per questi giorni di afa, anche se di fine estate. Una maniera diversa e geniale per sentire meno caldo non scoprendosi ma, al contrario vestendosi. Non proprio come i beduini del deserto che si coprono fin su al naso e anche oltre, ma semplicemente indossando un abito, una camicia, una maglietta realizzata con la nuova stoffa che rinfresca.

L’hanno inventata all’Università di Stanford in California, gli ingegneri del team del giovane Po-Chun Hsu’s: una tessuto plastico ribattezzato “nanoPe” che viene abbinato al cotone ed è in grado di disperdere il calore del corpo proprio come se fosse un mini condizionatore che si indossa. La dispersione  avviene in modo molto accentuato, niente a che vedere con quando accade con le fibre sintetiche.

Come funziona? Questo rivoluzionario materiale che sarà messo in commercio nel prossimo futuro ed è stato presentato sulle pagine di “Science”lascia traspirare il sudore e i liquidi attraverso la pelle, un po’ come fanno i tessuti sportivi, ma la vera novità sta nel meccanismo che consente al calore di  filtrare e disperdersi completamente verso l’esterno. Il risultato è stato incredibile: la pelle viene riscaldata appena 0,8 °C, contro i 3,5 di un normale tessuto leggero, in cotone.

Per fare questo viene usato il polietilene, che detta così significa ben poco, ma si capisce meglio di cosa si tratta se si fa un esempio: è un polimero sintetico come quelli utilizzati nella pellicola trasparente da cucina. Quella che tutti noi usiamo per avvolgere i cibi e riporli in frigo. La sua caratteristica principale è quella di non assorbire gli infrarossi, ma di espellerli fuori. Cosa che non avviene di norma, perché  gli abiti essendo comunque opachi trattengono  questi raggi che si sovrappongono alle sequenze della luce visibile e finiscono con l’ intrappolare il calore, con il risultato di far sentire caldo.

A questo punto però si presentava un problema: essendo trasparente e impermeabile all’ acqua, dunque non traspirante, questo tessuto era assai difficile, anzi impossibile da utilizzare per creare abiti fatti per essere indossati in mezzo alla gente e non nella privacy di una casa.

Ecco allora la soluzione adottata dai ricercatori: ricorrere a una speciale versione opaca, in grado ugualmente di filtrare gli infrarossi. Rendendo questo tessuto anche traspirante grazie alle nanotecnologie. Inserendo quindi delle fibre di cotone tra due strati di “polietilene nano poroso” così modificato. Ed ecco bella e confezionata l’alternativa portatile, e molto più economica, del condizionatore.

Cit. Il messaggero

Terremoto, la lettera dei bambini di Amatrice alla ministra Giannini

2016

Terremoto, la lettera dei bambini di Amatrice alla ministra Giannini

In occasione della sua visita nelle zone terremotate, la ministra dell’Istruzione Stefania Gianniniha incontrato alcuni bambini di Amatrice assistiti nelle tende del Telefono Azzurro che le hanno consegnato una lettera con i loro desideri per la nuova scuola che dovrà sostituire quella crollata a causa del sisma

Cuba, dopo 55 anni atterra il primo aereo di linea degli Stati Uniti, festa all’aeroporto di Santa Clara

Cuba, dopo 55 anni atterra il primo aereo di linea degli Stati Uniti, festa all’aeroporto di Santa Clara
Il primo volo commerciale dagli Stati Uniti a Cuba dopo più di mezzo secolo è atterrato oggi nell’aeroporto della città di Santa Clara, nel centro dell’isola. Il volo 387 della JetBlue, partito da Fort Lauderdale, in Florida, alle 9.45 (le 15.45 in Italia) è arrivato a Santa Clara dopo un volo di poco più di un’ora, che si è svolto senza alcun incidente. La compagnia aerea americana ha pubblicato su Twitter un breve video sull’inaugurazione del collegamento aereo, al quale hanno partecipato il direttore della JetBlue, Robin Hayes, e l’ambasciatore cubano negli Usa, José Ramon Cabanas, mentre un gruppo musicale cubano ha accolto i passeggeri dello storico volo il cui ultimo precedente risaliva al 1961. Da parte sua, il segretario di Stato John Kerry ha segnalato che si tratta di «un altro passo avanti» nel disgelo fra i due Paesi, «un anno dopo che ho issato la bandiera americana nella nostra ambasciata all’Avana».

Cit. Messaggero

STREPITOSA RITA PAVONE

Direttamente dalla pagina Facebook ufficiale di Rita Pavone:

Ieri ho scoperto che i social sono molto poco..social.
Ho bloccato così tanta gente che neppure l’ascensore rotto di un grattacielo…
E sapete da cosa è nato il tutto ? Da questo mio semplice twitter : ” Tende no ! Se ospitiamo in albergo coloro che accogliamo quotidianamente, a maggior ragione lo si faccia per i nostri connazionali terremotati “.
Ho detto qualcosa di poco opportuno? Ho detto qualcosa di blasfemo ? Ho detto qualcosa di offensivo ? Beh.. Eppure qui si è scatenato l’inferno.. ! Mi sono beccata di tutto : da fascista, a schifosa razzista,a fomentatrice di razzismo… Un delirio ! Parrebbe un paradosso visto che difendevo i MIEI di connazionali – dico MIEI perché, per chi non lo sapesse, io ho un doppio passaporto, Svizzero e Italiano, ed essendo di origini italiane, cosa di cui vado fiera ! è ovvio che ci tenga molto alla mia gente e al mio Paese, dove,tra l’altro,voto pure. Inoltre, pur abitando da quasi 50 anni in Svizzera, pago regolarmente anche in Italia fior di tasse: il 30% alla Fonte ! Quindi, vedete, ho tutte le carte in regola per poter dire il mio pensiero senza venire azzannata da idioti somari.

Sapete perché ho scritto quel tw ? Perché in casi di cataclismi, si parla sempre di tendopoli o di containers che dovrebbero servire SOLO ed esclusivamente per l’ emergenza. Ma poi una volta che il momento emotivo è passato, che non si contano più i morti, che non si fanno più servizi televisivi sui superstiti e che quindi del terremoto non se ne parla più, ecco che le tendopoli e i containers rimangono ma delle case da ricostruire neanche l’ombra. Così come le donazioni che vengono fatte dalla gente e di cui poi non si sa più nulla…
Ho lavorato anni addietro nel Belice, e li c’è gente che, 48 anni dopo ( 48 sic ) vive ancora nei containers in attesa di una casa. Alla faccia dello stato di emergenza ! Stessa cosa vale per l’Aquila….Cosa hanno ricostruito sino ad oggi ? Niente ! E sarà così, statene pur certi, anche negli anni a venire….Si sono salvati solo i terremotati dell’Emilia Romagna e del Friuli, poiché la loro gente si è tirata su le maniche e hanno ricostruito tutto da soli. Se aspettavano che lo facesse lo Stato…..campa cavallo che l’erba cresce….

E’ vero che la gente teme gli sciacalli , i quali, una volta presi con le mani nel sacco dovrebbero essere buttati in una cella e gettata via la chiave per sempre ! e quindi preferirebbero non abbandonare mai le proprie case per non vedersi derubare del tutto, ma basterebbe una buona e stretta sorveglianza e questa povera gente non si vedrebbe costretta a stare all’addiaccio di notte ma potrebbe riposare in un comodo letto come fanno coloro che ospitiamo e che NON sono tutti in fuga da paesi in guerra, come ci vogliono far credere, ma, la maggior parte di loro, vengono da noi per trovare una situazione economica più favorevole. E in questo io non ci trovo assolutamente nulla di male.

Detto ciò, sentirsi però poi dare dell’idiota e del ” canta che è meglio “, che ho
la ..”pappa” nel cervello ecc.ecc, credo non faccia piacere a nessuno. O addirittura leggere ” Si vergogni ! Qui vengono fuori le sue vere origini ..” come se io provenissi da una famiglia di ladri.
Delle mie origini, gente, io vado fiera ! Sono figlia di un operaio della Fiat, gran lavoratore, e di una casalinga .Sono la terza di 4 figli, e a 12 anni già lavoravo. In nero !!!
A questi poveri schizzati, drogati nel cervello e fusi nell’anima , ho risposto : “Lavatevi la bocca, gentaglia. E quando avrete fatto quello che ho fatto io , per me stessa e da sola, solo allora forse potrete parlare ! ”

Adesso avrete capito perché avevo deciso di chiudere il mio tw.
Ma voi, Amici miei, con il vostro affetto e con i vostri bellissimi messaggi, mi avete indicato che non bisogna mai gettare la spugna. Soprattutto davanti alle meschinità e alla malvagità di certe persone. Allora ho rimesso i piedi per terra e mi sono rialzata, e adesso, credetemi, sono più combattiva che mai.
GRAZIE !!

Moussaka

Moussaka
INGREDIENTI
•600 g di melanzane
•400 g di carne di agnello macinata
•200 ml di passata di pomodoro
•300 g di patate
•350 ml di besciamella pronta
•2 cucchiai di pecorino grattugiato
•120 ml di vino rosso
•1 cipolla
•25 g di burro
•cannella in polvere
•olio d’oliva
•sale e pepe

Preparazione

Spuntare e sbucciarle le melanzane poi tagliarle nel senso della lunghezza a fette alte 5 mm.

Mettere le fatte di melanzana in uno scolapasta, cospargerle con abbondante sale e lasciarle scolare per mezz’ora.

Intanto sbucciare le patate, lavarle e tagliarle a fette alte 3 mm.

Sciacquare le melanzane, strizzarle bene, asciugarle e friggerle in una padella con abbondante olio.

Nella stessa padella delle melanzane friggere anche le patate poi mettere il tutto a scolare su carta a assorbente.

Mondare e tagliare a fettine sottilissime la cipolla e soffriggerla in una padella con 3 cucchiai di olio, aggiungere la carne macinata, versare il vino e farlo evaporare poi condire con sale e pepe e un pizzico di cannella, mescolare e unire anche la passata di pomodoro, coprire la padella e lasciare cuocere a fuoco basso per 30 minuti mescolando di tanto in tanto.

Imburrare una teglia antiaderente e porre sul fondo tutte le patate poi ricoprire con uno strato di fette di melanzana e uno strato di ragù.

Continuare con uno strato di melanzane e uno di ragù fino al termine degli ingredienti.

Alla fine versarvi sopra la besciamella e spolverizzare la superficie con il pecorino grattugiato.

Cuocere il tutto in forno caldo a 180° per 40 minuti.