La psicologia umana e l’effetto deja vu, le cause

Anche Aristotele ha suggerito che l’effetto del deja vu è strettamente correlato alla psicologia umana. Lo studio più attivo di questo problema iniziò nel XIX secolo con l’opera “Il futuro della psicologia” di Emil Burak. Da allora, sono state avanzate molte teorie per spiegare il fenomeno déjà vu. Considera il più popolare di loro.

Dal punto di vista delle neuroscienze, l’ippocampo è responsabile dello stato di deja vu, la parte del cervello grazie alla quale distinguiamo il presente dal futuro o dal passato. Un fallimento nel suo lavoro fa sì che il passato si sovrapponga al presente e provoca la sensazione che la situazione sia già avvenuta.

Un’altra teoria sostiene che una persona sperimenta un effetto déjà vu se ha già vissuto una situazione simile in sogno. In questo caso, questo fenomeno è spiegato semplicemente dai sogni dimenticati. Se una persona ha pensato alla situazione e ha cercato inconsciamente di trovare soluzioni in un sogno, allora di fronte a essa nella realtà, ha una sensazione di deja vu.

Si ritiene che il nostro cervello sia in grado di modificare la codifica e la percezione del tempo. Di conseguenza, il tempo viene codificato contemporaneamente come “passato” e “presente”, il che porta a una certa separazione dalla realtà e provoca la sensazione che la situazione si ripeta.

Il fenomeno del déjà vu ha interessato anche Z. Freud. Dal suo punto di vista, la sensazione di deja vu è causata dalle fantasie inconsce spontanee di una persona.

Come sono correlati déjà vu ed epilessia

Nonostante le opinioni dei ricercatori sulle cause dell’effetto déjà vu siano diverse, è stato osservato che le persone che soffrono di crisi epilettiche sperimentano il déjà vu più spesso delle persone sane. Mentre alcuni scienziati cercano una connessione tra la malattia e il fenomeno, altri sostengono che sia la capacità di vivere spesso uno stato di deja vu a provocare un attacco epilettico, e non viceversa. Questa capacità, secondo alcuni psicologi, può causare non solo l’epilessia, ma anche altri disturbi della coscienza, inclusa la schizofrenia. Secondo questa teoria, il déjà vu è una funzione protettiva del cervello. Trovandosi in un ambiente nuovo e inaffidabile, una persona inizia a cercare persone, luoghi o oggetti familiari, se non possono essere trovati, il cervello sostituisce le informazioni con il proprio analogo, che sembra familiare alla persona.

La sensazione di deja vu influisce sullo stato di salute

Recenti studi hanno dimostrato che solo il 3% della popolazione mondiale non ha mai sperimentato il deja vu. Nonostante il fatto che questo fenomeno sia così comune, non è stato ancora completamente compreso. Ci sono molte ipotesi e teorie al riguardo, ma nessuna di esse è oggi riconosciuta come ufficiale. Lo studio dell’effetto deja vu è ostacolato dall’impossibilità di indurre artificialmente questo stato in una persona, per questo motivo non è possibile ottenere dati sufficienti per confermare o confutare qualsiasi teoria. Una cosa si può dire con assoluta certezza: il deja vu è uno stato normale della nostra psiche e non influisce sullo stato di salute umana.

La psicologia umana e l’effetto deja vu, le causeultima modifica: 2023-01-07T06:13:10+01:00da alezziartn023

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