La scarlattina è una malattia infettiva acuta e contagiosa. Molto spesso, i bambini sono colpiti. La causa della malattia sono le tossine che il batterio streptococco rilascia nel sangue umano.
Cause di malattia
Il batterio entra nel corpo tramite goccioline trasportate dall’aria e talvolta attraverso vari oggetti, come giocattoli o posate, che venivano usati da un paziente con mal di gola o scarlattina.
Alla ricerca dei sintomi
Molto spesso, la malattia nei bambini inizia a manifestarsi con gola rossa e una piccola eruzione cutanea rossa su tutto il corpo. In futuro, i segni della scarlattina coincidono con i sintomi della faringite: la temperatura corporea sale a 38-39°C, il bambino fa male a deglutire. Potrebbe esserci anche un leggero desquamazione della pelle. Molto spesso, il medico fa facilmente una diagnosi e lascia il paziente da curare a casa. L’importante è reagire in tempo e non portare la malattia a complicazioni sotto forma di otite media e varie manifestazioni di disturbi immunitari.
Assicurati di osservare il riposo a letto e di fornire al paziente un’abbondante bevanda calda. Il cibo dovrebbe essere per lo più liquido, questo purificherà il corpo e preverrà complicazioni tossicologiche. Puoi anche dare a tuo figlio dei lecca-lecca speciali che alleviano il prurito alla gola. Ma è importante ricordare che un bambino sotto i 4 anni può soffocare con il caramello.
Prevenzione delle malattie
È importante ricordare che la scarlattina è una malattia contagiosa, e poiché non esiste ancora un vaccino per essa, resta da seguire le precauzioni come nella prevenzione di qualsiasi altra malattia:
- L’igiene viene prima di tutto. Dai il buon esempio a tuo figlio lavandoti spesso e accuratamente le mani con il sapone.
- È importante limitare la comunicazione con un paziente affetto da scarlattina. È meglio se gli dai piatti separati e un asciugamano, che tratterai con acqua bollente dopo l’uso.
- Spiega a tuo figlio l’importanza di stare lontano dalle persone che starnutiscono o tossiscono. E insegnagli anche a coprirsi la bocca quando si trova al posto dello starnuto/tosse.
- La condivisione è buona, ma a volte c’è una minaccia di malattia. Non permettere a tuo figlio di condividere le posate e il cibo a scuola.
E non affrettarti a mandare tuo figlio a studiare o all’asilo. Evita di infettare altri bambini. Le visite alle istituzioni educative sono possibili dopo 12 giorni dal momento del recupero.