La calvizie può essere definita il principale problema estetico che preoccupa gli uomini. Allo stesso tempo, molti iniziano a perdere i capelli anche in giovane età, fino a 30 anni. Questo processo solleva spesso domande per motivi di salute: è normale diventare calvi a questa età ed è un sintomo di qualche malattia?

Calvizie e salute

La principale causa della calvizie maschile è l’ormone testosterone. Se, per qualche motivo, il testosterone viene prodotto in quantità maggiori, ciò influirà sicuramente sulla condizione dei capelli. Nella stragrande maggioranza dei casi, tali sintomi non sono un segno di malattia.

Recentemente, gli scienziati hanno scoperto un gene che attiva l’enzima responsabile del testosterone. Sotto la sua azione, l’ormone viene convertito nella forma di diidrotestosterone. È in questa forma che l’ormone influenza l’attività vitale dei follicoli piliferi – blocca il loro normale funzionamento sulla fronte e sulla parte parietale. È noto che è da queste zone che inizia la calvizie.

Il gene che attiva questa trasformazione viene ereditato, sia dalla madre che dal padre. Pertanto, nel 90% dei casi, l’alopecia è un fenomeno ereditario non correlato alla salute o alla malattia.

Altre cause e primi sintomi della calvizie maschile

Nonostante il comprovato ruolo dell’ereditarietà come principale causa della calvizie, i tricologi identificano ancora diversi fattori esterni che influenzano la caduta dei capelli:

• Cattive abitudini: fumo, alcol. Influiscono negativamente sulla circolazione sanguigna e, di conseguenza, contribuiscono alla morte dei bulbi.
• Nutrizione scorretta, pasti irregolari.
• Uso a lungo termine di alcuni farmaci.
• Cattiva igiene e cura dei capelli inadeguata.
• Frequenti situazioni stressanti.
• Ipotermia, esposizione a sole splendente, vento forte.

I primi sintomi della calvizie maschile sono il diradamento dei capelli, quindi i capelli a tutti gli effetti vengono sostituiti da lanugine in questo punto e successivamente scompaiono.

Come fermare il processo? I consigli di un tricologo

Infatti, se la causa della calvizie è l’ereditarietà, allora sarà quasi impossibile fermare il processo. La caduta dei capelli può essere rallentata con metodi abbastanza radicali, ad esempio l’uso di farmaci volti a sopprimere la produzione di testosterone. Tale trattamento è possibile solo dopo un esame completo e su consiglio di un medico, altrimenti può nuocere alla salute. Il trapianto di capelli aiuterà coloro che hanno già evidenti zone calve nel corso della calvizie ereditaria.

Se la caduta dei capelli è dovuta a fattori esterni, il trattamento sarà meno radicale. E il consiglio dei medici in questo caso può essere il seguente:

• Metodi hardware. In particolare massaggi, elettroforesi, mesoterapia e altro ancora.
• Terapia con complessi vitaminici e sedativi.
• Prodotti esterni (solo su prescrizione medica).