Gli scienziati norvegesi della Western Norway University of Applied Sciences ritengono che qualsiasi beta-2-agonista (farmaco per l’asma) possa essere dopante e dovrebbe essere limitato agli atleti che non soffrono di asma bronchiale.
I beta-2 agonisti (noti anche come beta-2-agonisti) rilassano le vie respiratorie, facilitando l’arrivo dell’ossigeno ai polmoni. Il loro uso è raccomandato prima dell’allenamento per alleviare i sintomi per le persone con asma bronchiale, compresi gli atleti olimpici. La pratica, tuttavia, mostra che gli atleti asmatici superano regolarmente i loro coetanei che non hanno patologie respiratorie. Gli scienziati attribuiscono questo alla potenziale capacità dei beta-2 agonisti di aumentare le prestazioni umane. Oggi, questo problema è oggetto di accesi dibattiti.
Si è deciso di valutare l’effetto dei farmaci di questo gruppo su una persona durante l’esercizio anaerobico (massimo sforzo in breve tempo – sprint, sollevamento pesi, ecc.). I ricercatori hanno cercato nei database di studi pubblicati fino a dicembre 2019 e hanno trovato 34 studi, per un totale di 44 studi controllati randomizzati con più di 470 partecipanti.
Sulla base dell’analisi dei dati, i beta-2-agonisti hanno migliorato del 5% le prestazioni degli esercizi anaerobici nelle persone senza asma rispetto al placebo. In particolare, il miglioramento per lo sprint è stato del 3% e per gli esercizi di forza del 6%. Secondo gli scienziati, questi dati possono cambiare i risultati della maggior parte delle competizioni sportive.
È stato inoltre dimostrato che il grado di effetto dipende dalla dose e dalla via di somministrazione: la via di somministrazione orale del farmaco (compresse/sciroppo) è risultata più efficace dell’inalazione.
Nel gennaio di quest’anno, la WADA ha aggiornato l’elenco dei farmaci vietati per includere tutti i beta-2-agonisti ad eccezione di alcune dosi di salbutamolo, formoterolo e salmeterolo. Tuttavia, gli scienziati ritengono che i beta-2 agonisti approvati abbiano anche il potenziale per aumentare l’efficacia dell’esercizio anaerobico dopo poche settimane di utilizzo.
I ricercatori concludono che l’uso di beta-2-agonisti negli atleti dovrebbe essere limitato alle persone con diagnosi di asma, confermata da visita medica.