Un team internazionale di scienziati dell'Istituto di ricerca in biomedicina (Svezia) e dell'Università della Svizzera italiana (Italia) ha creato doppi anticorpi di seconda generazione. Si presume che proteggeranno una persona non solo dal virus SARS-CoV-2, ma anche dalle sue mutazioni già note.
Ci sono due problemi chiave con l'immunoterapia con anticorpi. Deve essere efficace contro le varianti del virus attualmente in circolazione nella popolazione e, inoltre, deve prevenire l'emergere di nuove varietà che si presentano con lo stesso meccanismo dei batteri resistenti agli antibiotici.
Per affrontare questi problemi, gli scienziati hanno combinato 2 tipi di anticorpi contro le proteine del coronavirus in una molecola, ottenendo così un anticorpo biospecifico focalizzato su 2 parti non correlate del virus che sono fondamentali per la sua diffusione.
L'anticorpo risultante, come hanno dimostrato gli studi, neutralizza il coronavirus SARS-CoV-2 e le sue mutazioni, inclusa la mutazione britannica in rapida diffusione. Il doppio anticorpo ha un'elevata attività biospecifica e previene i rischi di alterazione delle proteine virali. Anche se il virus muta ed elude un componente del nuovo anticorpo, non può farlo per l'altro.
Gli scienziati sperano che un'iniezione del nuovo farmaco sia sufficiente per fornire protezione contro l'infezione da coronavirus. Test preclinici preliminari sugli animali hanno dimostrato che l'uso del doppio anticorpo riduce la carica virale e l'infiammazione associate a COVID-19.