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Rivelato il meccanismo di protezione contro lo stress mortale


Gli scienziati del Fred Hutchinson Cancer Research Center hanno scoperto un meccanismo di difesa che si attiva in risposta allo stress pericoloso per la vita del corpo.

In uno studio su centinaia di campioni di sangue, gli scienziati hanno scoperto che i pazienti con lesioni gravi avevano un aumento di 17 volte dei livelli ematici di ioduro (una forma di iodio) e nei pazienti con sepsi, la stessa cifra è aumentata di 26 volte rispetto ai sani la gente.

La concentrazione della stessa sostanza aumenta negli scoiattoli di terra artici quando vanno in letargo (ibernazione). Secondo il leader del progetto, il professor Mark Roth, "gli scoiattoli si comportano allo stesso modo dei pazienti con ferite mortali: fingono di essere morti, ma non muoiono".

Secondo gli scienziati, un rapido aumento significativo dello ioduro nel sangue è una reazione sviluppata in un lungo periodo di evoluzione a un grave stress fisiologico. Quando lo ioduro viene rilasciato ed entra nel flusso sanguigno, protegge i tessuti dai danni degli ossidanti (radicali liberi) convertendo il pericoloso perossido di idrogeno in molecole di acqua e ossigeno innocue. I pazienti con lesioni e sepsi e gli scoiattoli di terra in letargo hanno in comune il fatto che questo stress innesca le stesse reazioni biochimiche progettate per prevenire ulteriori danni al corpo.

In successivi esperimenti sui topi, è stato dimostrato che l'introduzione di ioduro prima dell'infortunio aumentava significativamente le possibilità dell'animale di riprendersi con successo. È possibile che la scoperta di scienziati porti all'emergere di nuovi metodi di rianimazione.