Gli scienziati del King's College di Londra hanno sviluppato un dispositivo portatile che utilizza una goccia di sangue prelevata da un dito per diagnosticare un infarto in 15 minuti entro due ore dal suo verificarsi.
Ogni anno solo nel Regno Unito si registrano un milione di chiamate al pronto soccorso per dolore toracico e sospetto attacco cardiaco, ma in due terzi dei casi questi timori non sono giustificati. La diagnosi finale si basa sui risultati di un ECG e di un esame del sangue per la proteina troponina. È contenuto nelle cellule del miocardio e viene rilasciato quando sono danneggiate, ma l'analisi stessa richiede tempo e, inoltre, dovrebbe essere ripetuta dopo 3 ore per dare una risposta definitiva. Alcune linee guida raccomandano persino di testare la troponina non prima di 3 ore dopo l'insorgenza dei primi sintomi di un infarto.
Il nuovo test si basa sulla determinazione della concentrazione di un'altra proteina, la proteina C legante la miosina cardiaca (cMyC). La sua quantità aumenta rapidamente nel sangue durante un infarto.
Durante il test del test, gli scienziati hanno analizzato il sangue di 776 persone ricoverate al pronto soccorso in Danimarca. In media, l'analisi è stata effettuata entro 70 minuti. Nei pazienti con attacco di cuore, le concentrazioni di cMyC erano significativamente più alte.
Questo test si è rivelato efficace anche nell'escludere un infarto in pazienti con altre malattie, ma con sintomi simili che si sono sviluppati entro 2 ore. Infine, i calcoli hanno mostrato che il test cMyC era 3 volte più accurato del test della troponina.
I ricercatori sottolineano che il nuovo test, in primo luogo, consente di diagnosticare prima un infarto, il che significa che il trattamento può essere avviato prima. In secondo luogo, se il risultato è negativo, il paziente e i medici possono essere certi che non vi è alcun infarto, il che di per sé riduce il livello di stress e ansia nel paziente.