La maggior parte della ricerca medica non è sensibile al genere. Un'enorme quantità di informazioni accumulate in decenni di pratica medica riguarda principalmente gli uomini. Per questo motivo, potrebbero esserci problemi con la diagnosi di alcune malattie che si manifestano in modo diverso nelle donne rispetto al sesso più forte. Questo vale principalmente per gli attacchi di cuore (infarto del miocardio).
Un infarto negli uomini di solito viene diagnosticato più velocemente e con maggiore precisione. Il paziente di solito lamenta pesantezza al petto e dolore al braccio sinistro. Le donne nelle stesse condizioni potrebbero non avvertire affatto questi sintomi. L'infarto del miocardio nel sesso debole può manifestarsi sotto forma di nausea e dolore nell'addome inferiore, nella schiena, nella mascella o nel collo. Il paziente può lamentare indigestione, vomito, mancanza di respiro, tosse, affaticamento e il medico potrebbe anche non sospettare che abbia un problema nel sistema cardiovascolare. Per questo motivo, le donne che sopravvivono a un infarto ricevono la metà delle cure rispetto agli uomini, — ciò è evidenziato, in particolare, da un recente studio della British Heart Foundation e dalle crescenti statistiche sui decessi di donne per infarto.
Solo in Inghilterra e Galles, 8.000 donne sono morte per attacchi di cuore nell'ultimo decennio — semplicemente perché i medici non hanno riconosciuto i loro sintomi in tempo e non hanno potuto eseguire il trattamento chirurgico.
In un altro studio, i medici australiani affermano il triste fatto che le donne muoiono per infarto del miocardio due volte più spesso degli uomini, sebbene gli attacchi di cuore si verifichino più spesso negli uomini. La ragione di questo paradosso — metodi di esame imprecisi e trattamento di scarsa qualità. A causa di sintomi atipici, i pazienti stessi sono lenti a consultare un medico e il personale della clinica, non riconoscendo in tempo le condizioni critiche del paziente, non esegue completamente la diagnostica necessaria. In particolare, non prescrivere l'angiografia coronarica, che consente di valutare lo stato del sistema cardiovascolare. Inoltre, le donne hanno meno probabilità degli uomini di ricevere le cure necessarie: rivascolarizzazione miocardica, doppia terapia antipiastrinica, non ricevono farmaci salvavita, comprese le statine.
I ricercatori dell'Università di Edimburgo hanno cercato di risolvere il problema della diagnosi di infarto del miocardio tra le donne utilizzando un test della troponina. Questo esame del sangue ti consente di valutare rapidamente la produzione della proteina troponina — marcatore accurato di malattie cardiache. Ma anche qui è emerso un problema diagnostico: di norma, gli ospedali valutano il livello di troponina allo stesso modo per i pazienti di entrambi i sessi e, avendo ricevuto un risultato basso in una donna, ne sottovalutano le condizioni. Nel frattempo, anche qui ci sono differenze di genere: durante un infarto, i rappresentanti del sesso debole rilasciano una quantità inferiore di troponina. Se per un uomo un indicatore di 34 ng/l è un segnale allarmante, per una donna già intorno ai 16 ng/l si dovrebbe sospettare un infarto del miocardio.
"È molto importante che gli operatori sanitari siano consapevoli delle disparità nella cura del cuore delle donne in modo che tutti possano identificare i sintomi di un attacco di cuore. Con più ricerca e più consapevolezza, possiamo colmare questo divario di genere correlato all'infarto, — affermano gli autori dello studio.
Ma le donne stesse devono essere più attente al proprio cuore e ricordare che l'infarto del miocardio è molto insidioso e può manifestarsi con sintomi atipici.
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