I ricercatori dell’Università di Sheffield hanno sviluppato un trattamento sperimentale progettato per proteggere le ferite dall’infezione con ceppi resistenti agli antibiotici di Staphylococcus aureus. Il nuovo metodo mira a impedire ai batteri di entrare nella ferita piuttosto che ucciderli. In esperimenti con cellule cutanee in coltura e un modello 3D di pelle danneggiata, il numero di batteri nella ferita dopo l’applicazione del nuovo metodo di trattamento è stato ridotto del 50-60%. I risultati dello studio sono stati pubblicati su PLoS One.
Il trattamento si basa sulla capacità dei microbi patogeni di “attaccarsi” alla superficie della membrana o ad altre cellule. Dopo l’introduzione nella ferita di speciali molecole di Peptide 800, sviluppate dagli scienziati, i batteri patogeni hanno perso la capacità di “attaccarsi” alle cellule sane.