L’artrosi è una malattia cronica, il cui sviluppo si basa su alterazioni degenerative del tessuto cartilagineo dell’articolazione. A causa del fatto che questo processo patologico tende a un decorso progressivo, il danno si verifica non solo alla cartilagine, ma anche ad altri componenti dell’apparato osteoarticolare.

L’incidenza dell’artrosi è molto alta. È questa patologia la principale causa di disabilità delle persone, che peggiora significativamente la qualità della loro vita. Secondo le statistiche, oltre il dieci percento dell’intera popolazione del pianeta soffre di una tale malattia. Un punto degno di nota è che il più delle volte i processi degenerativi-distrofici nelle articolazioni vengono diagnosticati nella fascia di età più avanzata, vale a dire dopo quarantacinque anni.

Esiste una divisione dell’artrosi in due varietà: primaria e secondaria. Nella varietà primaria, i sintomi del processo patologico si manifestano improvvisamente, senza alcuna ragione apparente. Questa varietà è anche chiamata idiopatica. La varietà secondaria implica la presenza di un ovvio fattore provocatorio, ad esempio un trauma.

Si ritiene che il più delle volte l’artrosi delle articolazioni si sviluppi in quelle persone che hanno subito lesioni del sistema muscolo-scheletrico in passato. Inoltre, le caratteristiche strutturali congenite delle articolazioni e lo sviluppo del processo infiammatorio in esse svolgono un ruolo importante. Il processo infiammatorio in questa patologia può essere dovuto alla penetrazione di un agente infettivo nella cavità articolare o all’innesco di reazioni autoimmuni nel corpo.

Altri fattori di rischio per lo sviluppo dell’artrosi includono:

• Predisposizione ereditaria;
• Peso corporeo elevato;
• Vari disordini metabolici nel corpo;
• Ricevuta insufficiente delle vitamine e degli elementi di traccia necessari;
• malattie endocrine;
• Attività fisica eccessiva sulle articolazioni;
• Chirurgia trasferita nella regione articolare;
• Effetto sul corpo a basse temperature.

L’osteoartrosi, a seconda del suo quadro clinico e dei dati di un esame di raggi X, può verificarsi in tre fasi. Il primo stadio è la fase iniziale in cui non vi sono pronunciati cambiamenti distruttivi nella regione articolare. In questa fase, è possibile rilevare un leggero restringimento del divario articolare e la comparsa di osteofiti primari (escrescenze regionali). Clinicamente, ciò si manifesta dalla sindrome del dolore moderato e dalla diminuzione iniziale dell’attività funzionale dell’articolazione. La seconda fase è accompagnata da un aumento dei processi degenerativi, il che porta al fatto che i movimenti nell’articolazione sono ancora più limitati, appare uno scricchiolio specifico. Si nota l’atrofia iniziale delle fibre muscolari. Sul raggio X, è possibile rilevare il sigillo delle strutture ossee, nonché un restringimento più pronunciato del divario articolare e delle escrescenze regionali. La terza fase dell’osteoartrosi articolare è piuttosto grave e sfavorevole. Una persona malata si lamenta che l’articolazione è stata deformata e l’attività motoria è quasi impossibile. Secondo un esame di raggi X, è possibile stabilire che il divario articolare è completamente assente, gli osteofiti sono estesi e si trovano anche le cisti subcondrali.

Sintomi di osteoartrosi

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Molto spesso, l’osteoartrosi porta al danno alle articolazioni del ginocchio e dell’anca. Ciò è dovuto al fatto che è su di loro che il carico maggiore è in qualsiasi tipo di attività fisica, nonché in presenza di un eccesso di peso corporeo. Inoltre, le piccole articolazioni di falange delle dita e dei piedi sono spesso coinvolte nel processo patologico.

Il sintomo principale di questa malattia è il dolore nell’area interessata. L’intensità del dolore dipende direttamente dalla gravità dei cambiamenti distrofici degenerativi nella cartilagine. Nella maggior parte dei casi, il dolore tende a rafforzarsi in qualsiasi attività fisica e si attenua a riposo. Molto spesso una persona malata dice che l’articolazione sembra incepparsi e non può fare alcun movimento.

Come abbiamo già detto, nella seconda e terza fase della malattia, i cambiamenti atrofici nel tessuto muscolare iniziano ad aumentare gradualmente. Clinicamente, questo può essere manifestato accorciando l’arto. I sintomi esterni di tale patologia sono caratterizzati dalla presenza di ipertermia locale e gonfiore nell’area interessata. Man mano che il processo patologico avanza, l’articolazione può essere sottoposta a varie deformazioni.

Di norma, l’artrosi delle articolazioni si sviluppa gradualmente. Inizia con la sconfitta di un’articolazione, ma poi vengono coinvolte anche altre strutture articolari. Il principale pericolo di questa patologia è che, in assenza di un trattamento adeguato, porta alla completa immobilità dell’articolazione interessata. Di conseguenza, una persona malata non può condurre uno stile di vita a tutti gli effetti e abituale per lui.

Diagnosi di artrosi

Inizialmente, questa malattia può essere sospettata sulla base del suo quadro clinico. Tuttavia, è imperativo condurre ulteriori metodi di ricerca. Prima di tutto, includono la diagnostica radiologica. Inoltre, per un esame più dettagliato, a tali pazienti possono essere prescritti ultrasuoni, tomografia computerizzata o risonanza magnetica.

Trattamento e prevenzione dell’artrosi

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Il trattamento dell’artrosi comprende l’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei, glucocorticosteroidi e condroprotettori. Una varietà di procedure fisioterapiche, come l’elettroforesi, ha un buon effetto. Nei casi più gravi del processo patologico, è possibile eseguire l’endoprotesi.

I principi di prevenzione di tale patologia si riducono all’evitare un eccessivo stress fisico sulle articolazioni, al trattamento tempestivo delle lesioni ea uno stile di vita sano.